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Serie D 7ª giornata: è un Bra con accento sudamericano! Saint Christophe schiantato 4-1

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Domenica 12 ottobre 2014 – Ore 20.55 – Sei punti su sei nelle ultime due partite. Sei risultati utili consecutivi. Tre vittorie, condite da dodici reti fatte ed appena cinque subite, negli ultimi quattro turni. Ora possiamo scoprire le carte: il Bra di mister Gardano è una realtà, pronta a fare la voce grossa in questa Serie D di corazzate.

 

Contro il Saint Christophe è stato tutto meno facile del previsto, colpa di una folle rovesciata di Trimarco, ma alla fine le gesta dei campioni sono emerse e per gli aostani, sempre più sull’orlo del baratro, non c’è più stata storia. Merito dei sudamericani: di un Banegas come sempre imprendibile; di un De Peralta che dondola sulla linea dei difensori e colpisce con reti magnifiche; ma , soprattutto, di un Silva Perdomo formato goleador, ma anche eccezionale catalizzatore dei palloni giallorossi in fase di costruzione del gioco.

 

La sorpresa, ad inizio gara, sta nel centrocampo braidese: niente Rolandone, né Pirrotta, né tantomeno Mazzafera, tutti acciaccati, e spazio a capitan Chiazzolino e al giovane Figone a fare da frangiflutti alle spalle del talento di Silva Perdomo. Poi, i soliti noti: Bonvissuto tra i pali; Mazza, Silvestri, Strumbo ed Affinito in difesa; Banegas, De Peralta ed il confermatissimo Varvelli (due gol in due gare) a formare il trio d’attacco.

 

Per gli ospiti, che ricordano per certi aspetti proprio il Bra dello scorso anno, più che il modulo tattico conta la grinta: tanti lanci lunghi, poche idee di gioco e la speranza, come poi accadrà, che almeno uno dei tre davanti s’inventi qualcosa di importante. Mister Gabriele Corvo, subentrato quindici giorni fa al deludente Giampaolo, sceglie un 4-3-3 speculare a quello braidese: tra i pali un ottimo Vezzani, protetto da Balbis, Nazari, Del Duca e Bonomo; centrocampo con Raimondo, Boussik e Roncari; trio d’attacco con Broso e Molino a supporto di Trimarco, unico giocatore “over 25” nella rosa aostana.

 

I primi 15’ vivono di un clima a tratti surreale: le squadre in campo pensano maggiormente a studiarsi, mentre sugli spalti, gli appena 66 supporters di casa seguono il match con una non troppo velata diffidenza nei confronti dei propri giocatori. Poi, al 17’, ecco l’evento che dà una sterzata all’incontro: Banegas tocca per Chiazzolino, che con esperienza allunga la falcata in area, anticipando e costringendo al fallo da rigore un ingenuo Balbis. Dal dischetto va a sorpresa Banegas, che spiazza senza difficoltà Vezzani. Bra avanti e partita che sembra già in discesa.

 

A dire il vero, l’incontro sarebbe veramente già segnato a favore degli ospiti, se non fosse per l’intromissione inattesa dell’eurogol di Trimarco, sull’unica vera azione pericolosa creata dai padroni di casa. Tutto nasce da un cross di Bonomo da sinistra, su cui si avventa in maniera impacciata Silvestri: invece di calciare via il pallone, il difensore lo stoppa di petto, favorendo la sforbiciata pazzesca del centravanti in maglia granata, che destina il pallone nel sette alla sinistra di un incolpevole Bonvissuto.

 

Il gol frena i facili entusiasmi dei braidesi, che, pur senza correre alcun pericolo, nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione costruisco un’unica vera palla-gol con un colpo di testa strozzato da Chiazzolino a tu per tu con Vezzani.

 

La ripresa si apre con un Bra spumeggiante, capace di portarsi in vantaggio dopo soli 5’ di gioco. Inizia qui, potremmo dire, il Perdomo-show, con il centrocampista uruguaiano che serve con un lob delizioso un pallone a De Peralta. Poi, ci pensa il “Gaucho”, che con un destro terrificante dal limite destro dell’area inventa, di fatto dal nulla, il vantaggio braidese, trasformando quello che era un bell’invito del compagno in un assist perfetto. Il 2-1 segna la resa dei padroni di casa, che avevano già gioito inaspettatamente sul gol del pari, ma che non riescono più a riorganizzarsi, venendo trafitti appena 300’’ dopo. Questa volta, a prendersi gli applausi è lo stesso Silva Perdomo, che si propone al limite dell’area su schema da calcio d’angolo, battuto da destra da Banegas, e con un tiro di prima intenzione trova l’angolino alla sinistra di Vezzani, scagliando il pallone proprio nello stesso punto in cui era terminato in occasione del pari del Saint Christophe.

 

I restanti 35’ sono contraddistinti dal più che giustificato nervosismo ospite, che si tramuta nell’espulsione di mister Corvo, e dal sigillo finale del solito Silva Perdomo, che spedisce nell’angolo opposto un altro pallone, questa volta con una chirurgica punizione dal limite.

 

Al triplice fischio è apoteosi braidese: con questo successo i punti diventano 12, che equivalgono alla settima piazza in classifica, sempre più a ridosso delle prime. Merito come detto del singoli, ma soprattutto di un grande collettivo, ben amalgamato da Gardano e dal suo staff, a cui vanno i complimenti. Se l’anonimo anatroccolo di un tempo è diventato un cigno con un’identità di gioco e con una costanza nei risultati, qualcosa vorrà pur dire. Avanti così, e ora anche la capolista Caronnese, prossima avversaria, fa un po’ meno paura.

 

Saint Christophe-Vallée d’Aoste 1-4

Reti: 17’ Banegas (B), 29’ Trimarco (S), 50’ De Peralta (B), 55’ e 78’ Silva Perdomo (B)

 

Saint Christophe Vallée d’Aoste (4-3-3): Vezzani 6, Balbis 5, Nazari 5, Del Duca (cap.) 5.5, Bonomo 5 (68′ Bonomo); Raimondo 5.5, Boussik ;5, Roncari 5, Broso 5 (76′ Piovano), Molino 5 (56′ Jeantet 6), Trimarco 6.5. Allenatore: Gabriele Corvo 5.5.

Bra (4-3-3): Bonvissuto 6; Mazza 6.5, Silvestri 6, Strumbo 6.5, Affinito 7 (86′ Lombardo s.v.); Silva Perdomo 8 (81′ Pirrotta s.v.), Figone 6.5, Chiazzolino (cap.) 6.5; Banegas 7, De Peralta 7, Varvelli 6 (77′ Osella s.v.). Allenatore: Massimo Gardano 7.

 

Arbitro: Mauro Cusanno di Chivasso 6.5

Assistenti: Youness Anfahia di Pinerolo 6.5 e Alessandro Castellaneta di Collegno 6.5

Ammoniti: Balbis (S), Bonomo (S), Roncari (S), De Peralta (B), Noro (S)

 

In foto, De Peralta festeggiato dai compagni dopo la rete dell’1-2 (foto Carlo Cerutti – Ideawebtv.it)

 

Carlo Cerutti

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