Domenica 19 ottobre – ore 21.55 – Non si può certo dire che i “colpi di testa” nell’ultimo periodo abbiano sorriso a Manuel Sinato, capitano albese in attesa del rientro dell’infortunato Roveta ma, soprattutto, bomber di razza sin qui autore di 5 reti.
Tra legni colpiti e miracoli dell’estremo difensore di turno (ultimi delle serie due interventi di Rosano nella trasferta di Fossano), le incornate dell’ex attaccante di Biellese,Chieri e Rodengo Saiano nelle ultime gare si erano fermate ad un soffio dalla rete, oggi il capitano langarolo si è rifatto con gli interessi, trafiggendo per due volte la porta del San Giacomo Chieri con altrettanti colpi di testa di ottima fattura “Nelle ultime partite non sono stato troppo fortunato e, soprattutto nei colpi di testa, i portieri con delle grandi parate mi avevano negato la gioia del gol. Oggi mi sono preso con gli interessi quello che mi era stato tolto negli ultimi incontri, ma quello che più conta è che sono arrivati tre punti che ci consentono di lasciarci alle spalle la sconfitta di Fossano”. Una sconfitta che fa male ma che, dalle parole dell’attccante, pare avere un’origine ben definita “Salvo Roveta ed il sottoscritto questa è una squadra molto giovane, e per inesperienza non si riesce a affrontare la partita con la giusta mentalità e la giusta cattiveria. E poi è indubbio che, tutte le squadre, quando giocano contro l’Albese disputano la partita della vita, e noi fatichiamo molto a giocare con squadre arroccate in difesa che si chiudono bene e ci impediscono di esprimere il nostro calcio. Sono comunque convinto che, se riuscissimo a trovare la continuità di risultati, potremmo toglierci delle belle soddisfazioni”.
Va con i piedi di piombo il mister Giancarlo Rosso, che pur apprezzando la prova dei suoi con il San Giacomo Chieri, guarda a quelle trasferte sino ad oggi bestia nera dei langaroli “Oggi abbiamo disputato la solita partita casalinga dell’Albese, contro una squadra che sino ad oggi aveva segnato tant reti quante noi, quindi capace di far male davanti. Il problema è che quando giochiamo su campi ampi come San Cassiano esprimiamo un ottimo calcio, quando giochiamo su campi piccoli dove c’è da battagliare, emergono i nostri limiti ed è su questo aspetto che dobbiamo lavorare per riuscire a ottenere gli stessi risultati raccolti in casa, anche fuori dalle mura amiche”