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Handbike: Claudio Mirabile, gran 2° posto alla Venice Marathon

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Giovedì 30 ottobre 2014 – Ore 19.40 – Claudio Mirabile, classe 1975 ci tiene a parlare di Maratone, alle quale non smette di partecipare pur essendo un ciclista e allora appena tornato da Venezia dove ha disputato una delle più famose gare podistiche d’Italia, ci spiega: “Perché ogni gara è, in ultima analisi, una sfida, contro gli avversari, contro se stessi, contro le avversità della vita”.

Della corsa, la maratona costituisce la parte più nobile e sofferta. Si dice che la maratona offra alle masse una possibilità d’identificazione con l’angoscia e la bellezza dello sport poiché i concorrenti riuniscono mente e corpo in una prova definitiva delle loro risorse.
Chi gareggia lo fa soprattutto con la forza delle gambe, io lo faccio con la forza delle braccia”. E’ ciò che ci ha risposto Claudio Mirabile, ciclista dell’Handbike, paraplegico da alcuni anni a causa di un incidente in moto, quando gli abbiamo chiesto del perché si corra una Maratona.

 

Alla 29esima Venice Marathon hanno partecipato almeno 6000 runners partiti da Stra, numero che raddoppia se consideriamo i partecipanti alla 10 km ed alla Family Run. Vincitori di questa edizione sono gli etiopi Behailu Mamo Ketema e Tilahun Konjit Biruk 2014, gara che si è conclusa su crono davvero alti a causa del forte vento contrario protagonista nella prima parte e dei consueti e massacranti 14 ponti finali.
Dietro Katema, un grandissimo Giovanni Gualdi, che aveva lasciato le Fiamme Gialle, è autore di una bella e insperata rimonta che lo porterà a chiudere al secondo posto davanti al keniano Korir.

 

Fiero ed emozionato per il suo secondo posto è anche Mirabile che commenta la gara: “La gara è stata più dura del solito per via del vento contro ed ho faticato moltissimo. Poi negli ultimi 500 metri sono rimasto fermo a una transenna per una svolta troppo netta perdendo il mio rivale, Cristiano Picco, che e andato a vincere. Sono contento lo stesso, alla fine al di là del risultato sportivo il bello è stato vivere un’esperienza di tre giorni in una città così bella che tutto il mondo ci invidia. Grazie a tutti i miei sostenitori ed amici ai quali do appuntamento a Firenze.”

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