La campagna promossa dall’Associazione Italiana Editori mira a sensibilizzare i lettori sul tema
Venerdì 31 ottobre 2014 – 17.20
Secondo il Rapporto sullo stato dell’editoria 2014 dell’ Aie, il mercato digitale continua a crescere, sia in termini di titoli disponibili (nel 2013, sono state 30.382 le novità), sia di peso sul mercato (3% nel 2013, circa il 5% la stima a fine 2014). Tanti ebook scaricati e letti, che però non producono gli introiti sperati: non si arriva a 40milioni di euro (nel 2013), e questo dipende soprattutto dal peso fiscale, con l’Iva al 22%.
Per questa ragione si è deciso di promuovere con ogni mezzo, e attraverso l’uso dei social la campagna #unlibroèunlibro, che era già stata annunciata lo scorso ottobre alla Fiera internazionale del Libro di Francoforte.
Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali, aveva sottolineato: “Condivido pienamente lo slogan della campagna; stiamo lavorando ai documenti conclusivi del Consiglio dei ministri della Cultura europei del 25 novembre, per arrivare a una posizione unanime o quantomeno la più condivisa possibile per equiparare l’Iva sugli ebook a quella dei libri cartacei“.
E non è il solo. In poche ore la campagna a colpi di tweet ha veicolato centinaia di messaggi di solidarietà da parte di critici, editori, scrittori, giornalisti e lettori, tutti con il pollice verso a dire che fondamentalmente un libro è un libro, e questa è l’unica cosa che conta. E soprattutto le discriminazioni fiscali non aiutano la cultura.