Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita pari al +0,18%
Domenica 2 novembre 2014 – 11.00
È moderatamente positivo (+128 unità) il bilancio tra imprese “nate” e imprese cessate in provincia di Cuneo nel III trimestre del 2014.
Nel periodo luglio-settembre 2014 il registro camerale ha infatti censito 672 nuove iscrizioni a fronte di 544 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), dati questi inferiori rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2013.
Si attesta così a 70.657 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2014 presso il registro delle imprese della Camera di commercio di Cuneo.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita pari al +0,18%, di poco superiore al tasso di crescita regionale (+0,11%), ma inferiore a quello nazionale (+0,27 %).
“I dati del III trimestre 2014 indicano come il tessuto imprenditoriale cuneese stia cercando di resistere alle difficoltà e di non arrendersi alla crisi – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di commercio di Cuneo – Il tasso di crescita lievemente positivo sollecita l’urgenza di interventi incisivi e tempestivi, che vedano le istituzioni agire in sinergia per salvaguardare il capitale umano e le competenze che da sempre contraddistinguono il nostro territorio, per costruire risposte adeguate ai problemi occupazionali.”
Dall’analisi per classe di natura giuridica si rileva come le società di capitale e le altre forme abbiano registrato le performance migliori con un tasso di crescita rispettivamente pari al +0,80% e al +0,63%. Più contenute le dinamiche sperimentate dalle società di persone (+0,11%) e dalle ditte individuali (+0,09%).
Valutando, infine, le dinamiche settoriali in termini di tasso di variazione trimestrale dello stock di imprese registrate, si rileva come quasi tutti i settori abbiano osservato un incremento del numero di imprese. Positiva la dinamica per il turismo (+0,56%) e gli altri servizi (+0,51 %), mentre il solo comparto dell’agricoltura ha scontato una lieve contrazione della propria base imprenditoriale (-0,15%).