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Chiude la Comecart, azienda storica del cuneese

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Chiapello (Moderati): “Grave perdita per l’economia del territorio”

Mercoledì 12 novembre 2014 – 17.40

Dopo la Miroglio, l’Icap, Fontana e altre storiche realtà che per anni hanno caratterizzato l’economia cuneese, chiude anche la Comecart, azienda di Costruzioni meccaniche e cartiere del gruppo Burgo”, dichiara la Consigliera Regionale dei Moderati, Maria Carla Chiapello.

 

Oggi, durante l’incontro in Confidustria tra le diverse parti sociali, si è deciso il futuro dell’azienda e dei 39 lavoratori, di cui tre apprendisti. “Dal 1980 la Comecart si è sempre distinta nel suo settore d’appartenenza – continua la Consigliera Chiapello – e la sua chiusura è una grande perdita per il nostro territorio. La situazione dell’azienda, con un calo di bilancio e di fatturato che ha evidenziato forti difficoltà di mercato e poche prospettive di risalita, mostra come oggi sia necessario non solo creare nuovo lavoro, ma anche e soprattutto difendere quello che già c’è. Le Istituzioni sono chiamate, ora più che mai, a promuovere politiche che valorizzino, potenzino e promuovano le imprese già presenti sul nostro territorio, che facilitino gli investimenti e che diano maggiori sicurezze alle aziende e ai lavoratori”.

 

La richiesta dei sindacati di accedere alla cassa integrazione straordinaria per un anno non è stata accolta dalla società e le possibilità di ricollocazione dei dipendenti nelle altre società del gruppo Burgo sono molto scarse.”Per questo – conclude Chiapello – mi sono attivata presso l’Assessore Regionale competente per chiedere la convocazione di un tavolo istituzionale, così da valutare la situazione ed eventuali azioni di supporto”.

 

Redazione

 

(Immagine: comecart.it)

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