Sentenza del Tribunale di Asti condanna 16 persone a pene pecuniarie e alla demolizione dell’abitazione abusiva
Venerdì 14 novembre 2014 – 11.00
Sono dieci le costruzioni del campo nomadi “Pinot Gallizio” di Alba che verranno demolite perché abusive. E’ quanto prevede una sentenza del Giudice del Tribunale di Asti, che condanna 16 persone a pene pecuniarie e che comporterà pure la demolizione delle rispettive abitazioni costruite abusivamente.
Le indagini erano cominciate, qualche anno addietro, da parte dei Carabinieri di Alba. Inizialmente l’attenzione dei militari si era concentrata sulla fornitura di energia elettrica al campo nomadi.
Da quanto emerge da quei riscontri numerose sono le irregolarità che vennero riscontrate: contatori rubati, misuratori alterati al fine di sopportare carichi di corrente elettrica che veniva consumata e non pagata grazie a stratagemmi. L’indagine si concluse con numerosi arresti e condanne per furto, ricettazione ed altri reati.
I militari hanno poi deciso di far luce sul diffondersi delle costruzioni in muratura. Gli abitanti del campo, tutti nomadi di etnia “sinti”, anni addietro avevano cominciato a costruire tettoie per camper e roulotte, apparentemente precarie. Le tettoie sono via via state chiuse ai lati e, da riparo per camper, sono diventate abitazioni a tutti gli effetti, dotate di ogni comfort, tra cui luce, acqua corrente e perfino aria condizionata.
Le acque reflue venivano convogliate nel vicino fiume Tanaro con tubazioni anch’esse costruite senza alcun criterio e naturalmente senza che venissero trattate attraverso impianti di depurazione. Gli impianti elettrici sono risultati privi di qualsivoglia certificazione di sicurezza, senza considerare che tutto il campo sorge in un’area adiacente al fiume Tanaro, esposta a rischio esondazioni.
Il Giudice, accogliendo in pieno le risultanze investigative, ha ordinato la demolizione di tutte le costruzioni abusive oggetto di indagine.
Al momento i Carabinieri si sono limitati a notificare la sentenza del Tribunale di Asti; le demolizioni saranno eseguite in futuro, se non subentreranno ricorsi o impugnazioni da parte dei diretti interessati.