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Trenitalia s’impegna a rimborsare i ritardi superiori ai 30 minuti

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Previsto un bonus del 25% sui ritardi e il nuovo biglietto globale. Ma il Codacons non ci sta

Martedì 18 novembre 2014 – 17.45


Indennizzo con bonus per ritardi di soli 30 minuti; abbreviazione da 20 a 3 giorni dei tempi di erogazione dell’indennizzo per ritardo; maggiore flessibilità nella determinazione del ritardo, con l’aggiunta di tre minuti rispetto all’orario rilevato in alcune stazioni principali; introduzione del “biglietto globale” per viaggi compiuti con due o più treni.

Sono alcune delle iniziative a favore dei propri clienti, che elevano gli standard di tutela previsti dalle normative europee, assunte da Trenitalia nell’ambito di uno dei procedimenti istruttori condotti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti della società di trasporto del Gruppo FS Italiane.

 

Per i viaggiatori la novità più importante riguarda la corresponsione di un bonus (non denaro) pari al 25% del prezzo del biglietto, nel caso in cui il treno a media e lunga percorrenza sul quale hanno viaggiato sia giunto a destinazione con un ritardo di 30 minuti. Il calcolo del ritardo, nelle stazioni dei principali nodi, diventa più flessibile, con una tolleranza fino a tre minuti. 
La nuova soglia per maturare il bonus è valida per i treni a mercato e sarà comunicata ai viaggiatori con un’adeguata campagna informativa. 
Saranno più celeri i tempi per ricevere il bonus e l’indennizzo in denaro: soltanto 3 giorni a fronte dei 20 di oggi. Bonus e indennizzo saranno calcolati sull’importo dell’intero viaggio, nel caso in cui il viaggiatore prenda più treni, utilizzando una soluzione di viaggio proposta da Trenitalia (biglietto globale). 


Le novità diventeranno operative dalla primavera 2015. 


 

Critico il Codacons: “Contestiamo apertamente la decisione di offrire l’indennizzo pari al 25% del prezzo del biglietto non in denaro ma sottoforma di sconto su viaggi successivi, poiché tale misura vincola gli utenti a scegliere Trenitalia per gli spostamenti in treno, con evidente danno per la concorrenza – spiega il presidente Carlo RienziL’indennizzo deve essere corrisposto in denaro”.
Altra nota dolente per il Codacons è l’esclusione dei pendolari dalla possibilità di ottenere rimborsi in caso di ritardo qualora il provvedimento sia limitato ai soli treni di media e lunga percorrenza.

 

 

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