Domenica 23 novembre 2014- ore 19.07 – Anche senza una grande prestazione, arriva la vittoria. Il Bra è diventato una grande squadra ed il 2-0 con cui i giallorossi, pur senza brillare, hanno liquidato l’Argentina lo dimostra. Due gol fatti in 11’ e poi le barricate, per portare a casa tre punti pesanti, a coronamento di un periodo ricco di partite giocate e, in molti casi, anche vinte.
Più che fisiologico il calo degli uomini di Gardano, che dopo il 2-0 hanno iniziato a sentire sulle gambe e nei polmoni tutto il peso dei 90’ di Rapallo e delle ultime pesanti sfide, giocate ad altissimi livelli contro squadre più che blasonate. Le note positive arrivano dalla porta, dove a Diouf, strepitoso con alcuni interventi pazzeschi, non riesce per poco l’ “impresa” di tenere imbattuta la propria rete per 270’; dall’attacco e da un Banegas versione fuoriclasse, al quinto centro in quattro partite; da Chiazzolino, che segna ancora e guida i suoi, nonostante alcuni acciacchi.
La partita si racconta in 11’, quelli che bastano ai giallorossi per fare propria la contesa. A sbloccarla e Banegas, già dopo 8’. Chi meglio di un argentino poteva sapere come rompere gli equilibri contro l’Argentina? Sarà anche una semplice coincidenza, ma ciò che più conta è la rete, l’ottava per “Pocho” in questo campionato fin qui eccezionale: stop, finta a saltare anche il portiere e palla depositata in rete.
Ed è qui che il Bra dimostra di avere un’altra caratteristica che l’accomuna alle grandi: l’istinto spietato del più forte. Bastano appena 3’ ai “Gardano boys”, infatti, per chiudere l’incontro: mischia sugli sviluppi di una punizione, sbuca il piede di Chiazzolino ed è 2-0.
Tutto così, in tre minuti. Poi ordinaria amministrazione per il resto della prima frazione, fino al segnale lanciato al 45’ dall’ex Cuneo Ferrario, che con un colpo di testa inaugura la personale grande giornata di Diouf, bravissimo a respingere: l’Argentina non ci sta e nella ripresa ci sarà da soffrire.
Sofferenza che diventa vero e proprio soffocamento: i braidesi faticano a ripartire e al 13’ rischiano di vedere sgretolato il castello costruito fin lì, quando un maldestro intervento di Silvestri spinge l’arbitro a decretare il calcio di rigore. Dal dischetto va Cosentini, che non sa, però, di avere di fronte l’ “ipnotizzatore” Diouf, già decisivo sette giorni fa, quando parò il tiro dagli undici metri di Massaro. Questa volta il “Neuer” giallorosso non deve fare nulla, perché il pallone termina addirittura alto.
Passato il pericolo, ci si aspetterebbe una rinascita, ma il Bra continua a soffrire e lo fa anche quando, al 42’, il neo entrato Lazzoni si fa espellere con un fallo di reazione. Padroni di casa in dieci ma all’attacco, Bra alle barricate con la forza dei nervi. Nervi che reggono saldamente fino al 94’, quando Moroni risolve l’ennesima mischia in area con la rete del 2-1. È troppo tardi, ormai.
Il Bra vince, senza convincere, ma questo conta meno. Ora, i punti sono 27, la posizione in classifica è la quinta (piena zona playoff!) con 2 punti sulla sesta, i gol fatti 28 (secondo miglior attacco), i risultati utili consecutivi 13. Queste sono le statistiche che contano. E saranno proprio i numeri gli appigli a cui appendersi domenica, in attesa che torni anche la migliore condizione della squadra e dei singoli (vedi De Peralta), quando al “Bravi” arriveranno Grauso, Semioli ed il loro Chieri.
Argentina-Bra 1-2
Reti: 8’pt Banegas, 11’pt Chiazzolino, 49’st Moroni
Argentina: Guerci, Raguseo, Sici (28’st Niang), Fiuzzi, Marini, Moroni, El Khayari, Gagliardi, Ferrario, Costantini (39’st Lazzoni), Osminin (13’st Negro). Allenatore: Carlo Calabria
Bra (4-3-3): Diouf; Lombardo, Sivestri, Strumbo, Affinito; Pirrotta (1’st Silva Perdomo), Mazzafera, Chiazzolino (27’st Mazza); Banegas, Varvelli, Vuthaj (20’st De Peralta). Allenatore: Massimo Gardano.
Arbitro: Luca Testi di Livorno
Assistenti: Claudio Capelli di Bergamo e Giulia Borromeo di Brescia
Ammoniti: Osminin (A), Negro (A), Vuthaj (B), Silvestri (B), Varvelli (B)
Espulsi: al 17’st Carlo Calabria (Allenatore Argentina) per proteste; al 42’st Lazzoni (A) per gioco scorretto.
Carlo Cerutti