Via all’esplorazione e mappatura del territorio. In programma un sito internet
Giovedì 4 dicembre 2014 – 11.30
Riunire i puzzle di un’identità territoriale pronta a rivendicare le sue ricchezze, a renderle volano di un’economia che può poggiare anche sul turismo “outdoor”, sulle tradizioni e sulla cultura. Un progetto ambizioso, che vuole parlare di riqualificazione.
Gli ingredienti del suo successo, il Tanaro, le bellezze naturali e culturali lambite dal fiume e le tante peculiarità di prodotti tipici e gastronomiche.
C’è un cebano che ha deciso di crederci fino al punto di organizzare, attraverso tre anni di lavoro e ricerca, “Tanaria LiberaMente”. Il progetto raccoglie e si prefigge di promuovere ed organizzare tutto ciò che di buono il Tanaro e la sua terra limitrofa verso il Po possono offrire, coordinando le realtà che, a vario titolo, operano già e sono legate al territorio.
Con l’obiettivo di un rilancio turistico capace di attrarre, in modo professionale ed efficiente, gli italiani e gli stranieri amanti della montagna, delle acque dei boschi, dei borghi sperduti e delle cappelle nascoste, un tipo di turista da anni in numero sempre più crescente.
“Tanaria LiberaMente” è stato presentato a inizio ottobre in Comunità montana a Ceva. Porta la firma di Pietro Contegiacomo, presidente degli “AMICI DEL FIUME” di Ceva, associazione che negli anni 80 ha salvato il Tanaro dalla morte ed è rivolto ad associazioni, professionisti e amministrazioni che vogliano crederci.
La scorsa settimana un ulteriore incontro a Ceva ha dato vita alla prima riunione operativa. Seduti al tavolo: realtà sportive, esperti conoscitori del turismo montano e dell’escursionismo, del territorio cebano e valtanarino, ma pure tecnici e uomini di cultura. Nessuno escluso perché l’offerta da studiare e confezionare è ampia e talmente interessante da stuzzicare le agenzie di accoglienza e promozione turistica di Cuneo e Alba e la Fondazione Crc. In contemporanea si fa sempre più concreta l’iniziativa del treno storico lungo i binari della Ceva-Ormea, frutto della caparbietà del Museo Ferroviario Piemontese forte del sostegno degli amministratori della valle, nonché del placet della Regione.
Intanto il risultato dell’incontro dei giorni scorsi ha dato il via a una nuova fase: quella esplorativa, di analisi del territorio dal punto di vista cartografico e ricettivo, ciclabile, con attenzione ai prodotti tipico e gastronomici, alla qualità dell’acqua e ai siti di interesse artistico, culturale e religioso. Senza dimenticare la comunicazione da affidare a un apposito sito internet ed a una rivista online dedicata alle più attraenti immagini ed ai più significativi aspetti sociali della Tanaria.
(Foto: Fabio Acqua)