Un traguardo importante per l’azienda casearia, che fa il paio con investimenti per 5 milioni di euro nel prossimo biennio
Venerdì 5 dicembre 2014 – 12.00
La Valgrana spa di Scarnafigi, in provincia di Cuneo, ha iniziato la produzione a regime e la vendita del suo prodotto principe, il Formaggio Piemonte (formaggio a pasta dura a lunga stagionatura), senza lisozima e con il solo utilizzo di latte, sale e caglio. Un traguardo importante per l’azienda casearia, che fa il paio con investimenti per 5 milioni di euro nel prossimo biennio che porteranno il caseificio a raggiungere una capacità
produttiva che va dalle attuali 720 a oltre 1.100 forme di Formaggio Piemonte al giorno.
“In oltre due decenni di storia, la tradizione produttiva di Valgrana si è imposta in virtù delle metodologie che assicurano al Formaggio Piemonte precise caratteristiche organolettiche ormai ben riconoscibili e sempre più ricercate dai consumatori, affezionati alla genuinità e alla bontà di un sapore che tiene alto il nome della provincia di Cuneo e dell’intero Piemonte – afferma l’amministratore delegato di Valgrana, Alberto Biraghi -. Ora abbiamo deciso di fare un passo avanti: forti di una produzione controllata e standardizzata, vogliamo assicurare al consumatore un prodotto sempre più d’eccellenza. In questo momento in cui entra in vigore la nuova legge sulle etichettature, il poter disporre di un prodotto senza lisozima, che ci consente di dichiarare come unico allergene il latte, fa sì che il consumatore, sempre più attento alla salubrità di cosa mangia, possa premiare le nostre produzioni. L’alta attenzione alle caratteristiche del latte ci permette di avere un prodotto di sicura qualità: i nostri cento fornitori delle province di Cuneo e Torino, infatti, allevano con un’attenzione maniacale per ogni dettaglio, assicurando una materia prima eccezionale”.
Con una produzione complessiva che sfiora oggi i 280 mila pezzi all’anno e un fatturato 2014 prossimo ai 40 milioni di euro, Valgrana si colloca in Italia tra i principali produttori di formaggi a pasta dura. Risultati destinati a migliorare da qui a breve. Se attualmente la quota di Formaggio Piemonte prodotto arriva fino a 720 forme al giorno (pari a circa 200mila forme all’anno), entro ventiquattro mesi l’obiettivo è quello di salire a 1.100 forme prodotte in 24 ore.
Il tutto grazie ad un investimento di cinque milioni di euro nel prossimo biennio: “Gli investimenti sono già iniziati – prosegue Alberto Biraghi -. Abbiamo incominciato ad allestire delle nuove linee con nuovi macchinari. In un momento di crisi generalizzata, l’azienda ha deciso di investire, con l’idea, perché no, di assumere anche nuova manodopera interna. Un grande traguardo per una realtà partita da zero nel 1991 e ora in grado, quasi venticinque anni dopo, di essere tra le aziende di riferimento nella produzione di formaggi a pasta dura di lunga stagionatura”.