Serie D: Bra shock! Guerrisi colpisce e il Sancolombano vince 1-0

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Domenica 7 dicembre 2014 – ore 18.14 – Di ritorno da Sancolombano al Lambro, il silenzio del pullman del Bra si mescola al buio della serata pre-festa dell’Immacolata. Ma quale festa? La sconfitta rimediata contro la quartultima della classe fa male, sia perché inaspettata sia perché arrivata al termine di una partita incolore dei giallorossi.

 

Già i presupposti non erano ottimali: mister Gardano costretto, a circa 10’ dal fischio d’inizio, a rinunciare a Pirrotta, che non supera il “provino” pre-gara, e spazio a metà campo al neoacquisto Alessandro Provenzano, reduce da due soli allenamenti sotto la Zizzola. Paradossalmente, però, il nuovo non è stato tra i peggiori, collocato a metà campo, con Mazzafera e capitan Chiazzolino. In porta l’altro esordiente, Carli, protetto da Nicolini, Strumbo, Silvestri e Affinito; davanti Banegas, De Peralta e Osella.

 

Gli ospiti, dal canto loro, sanno di dover disputare una partita di sacrificio e lasciano in panchina i “senatori” Dalcerri, difensore quarantenne, e Guerrisi, punta destinata, a detta di molti, a lasciare il club per una modesta squadra di Eccellenza lombarda. Dentro gente fresca, come i lottatori Bejenaru e Odi davanti, o lo stesso Bianchi a centrocampo.

 

Il campo è in ottime condizioni, ma anche molto stretto. Ennesimo brutto segnale per un Bra che ha abituato al bel calcio e che, infatti, non riesce a produrre le solite avvolgenti trame di gioco.

 

Con il gioco, a latitare sono anche le emozioni ed infatti, il poco che merita di essere raccontato nasce da palla inattiva. In primis, una punizione dal limite di Banegas, che perfora la barriera ma trova Ghizzinardi attento in presa, quindi, al 12’, una conclusione ravvicinata di Milani, sugli sviluppi di una punizione, sulla quale Carli è attento e respinge con un grande intervento coi pugni.

 

Carli, che, nel finale, rischia di regalare il vantaggio ai lombardi, sbagliando un disimpegno coi piedi. La palla è intercettata sulla trequarti da Dejenaru, bravo a servire Odi, solo al centro. Il 9 si defila e calcia con il mancino, trovando però la deviazione di Strumbo, provvidenziale per mettere in angolo un pallone destinato al secondo palo. Sul corner, poi, colpo di testa di Losi con palla a lato.

 

Nella ripresa ci si aspetta ben altro piglio dai giallorossi, apparsi la brutta copia della squadra che soltanto un mese fa mostrava gran calcio e vinceva contro squadre come Pro Settimo o Sporting Bellinzago. I primi 20’, effettivamente, sono di marca braidese, con due occasionissime capitate prima sui piedi di Banegas (che perde l’attimo lanciato da Osella) e poi di Osella, che sfiora il secondo palo con un’insidiosa punizione dal limite sinistro dell’area. Manca, però, creatività: le due squadre rinunciano alla fase di costruzione e prediligono palloni lunghi, nella speranza che uno degli attaccanti inventi il vantaggio.

 

Una partita giocata alla “Viva il parroco” può essere risolta solo da una palla sporca in area. E così accade, con l’amara constatazione che, però, a trasformare in rete quel pallone, una calcio d’angolo basso sul primo palo, sia un giocatore di casa: Leo “Ciccio” Guerrisi. Già, proprio lui. L’uomo con le valigie in mano, che probabilmente tra due giorni non sarà nemmeno più di casa in quel di Bano, risolve la partita per i suoi, centrando la quarta rete stagionale e diventando capocannoniere del club.

 

È l’80’. Troppo tardi. Inutili gli innesti di Varvelli e Pinelli per comporre una linea offensiva a quattro; inutili i 6’ di recupero; inutili gli affondi finali. Il Bra esce sconfitto, senza demeriti né recriminazioni.

 

Il triplice fischio è uno shock ma è anche la più chiara conseguenza di una partita giocata nell’anonimato. Ripartire. Questo l’unico imperativo: il Bra che divertiva e faceva parlare di sé, in questo preciso momento della stagione non c’è più. Lo sa bene mister Gardano, infuriato, che preferisce non considerare la somma di eventi negativi di questo periodo (un portiere nuovo, la cattiva condizione di alcuni titolari, il maltempo, l’infortunio in extremis di Pirrotta). Il problema sta altrove, nella mancanza della proverbiale “garra” che aveva portato in alto il Bra degli argentini. Cancellare e ripartire.

 

Sancolombano-Bra 1-0
Reti: 35’st Guerrisi (S)

 

Sancolombano (4-3-1-2): Ghizzinardi 6; Salvini6.5, Losi 6.5, Dragoni 6, Cerri 6; Milani 6.5, Lottaroli 6 (1’st Sbrozzi 6), Bianchi 6.5 (22’st Guerrisi 7); Albertini 6.5 (45’st Dalcerri s.v.); Odi 6, Bejenaru 5.5. Allenatore: Maurizio Tassi 7.
Bra (4-3-3): Carli 6; Nicolini 5.5 (23’st Mazza s.v.), Strumbo 5, Silvestri 5.5, Affinito 6.5; Mazzafera 5.5, Provenzano 6, Chiazzolino 5.5 (36’st Varvelli s.v.); De Peralta 5.5, Banegas 5.5, Osella 5 (24’st Pinelli 5.5). Allenatore: Massimo Gardano 5.5.

 

Arbitro: Andrea Bendandi di Ravenna (Reggiani di Ravenna e Passarella di Ferrara)

Ammoniti: Cerri (S), Dragoni (S), Albertini (S), Strumbo (B), Banegas (B)

 

Carlo Cerutti