Martedì 9 dicembre 2014 – Ore 11.38 – La USD Virtus Mondovì Carassonese, in merito alle decisioni del giudice sportivo pubblicate nel comunicato ufficiale numero 25 del 4 dicembre relative ai propri tesserati Jonny Pepa, Alessandro Deriu e Riccardo Drago, ha deciso di presentare ricorso alla giustizia sportiva.
In particolare, a seguito di un franco confronto tra la società ed i giocatori, gli altri membri della squadra Allievi 1998, l’allenatore Sergio Bormida e l’assistente Stefano Mansuino, relativamente alla gara con lo Sporting Cavallermaggiore dalla quale sono scaturite le sanzioni, è emerso un quadro difforme dell’accaduto rispetto a quanto riportato nel comunicato ufficiale.
Il ricorso della Virtus Mondovì si basa su una serie di considerazioni: la partita di Allievi 98 con lo Sporting Cavallermaggiore si è giocata in un clima decisamente provocatorio, che si è ripetuto ed acuito nel finale di gara e nell’immediato dopo-partita, con insulti e persino sputi all’indirizzo dei giocatori grigiorossi; l’arbitro non avrebbe assistito direttamente ai fatti accaduti negli spogliatoi a fine partita, basandosi esclusivamente su testimonianze; la squalifica al tesserato dello Sporting Cavallermaggiore appare decisamente più blanda rispetto ai provvedimenti assunti contro i tesserati Virtus; l’avvenuto contatto tra il grigiorosso Jonny Pepa e l’avversario – che comunque la società non nega, e che è stato dai vertici societari abbondantemente stigmatizzato nei confronti del giocatore stesso – è stato notevolmente più contenuto, dal punto di vista fisico e delle conseguenze, di quanto descritto.
La Virtus ha pertanto chiesto la riduzione della squalifica di Pepa e l’annullamento di quella di Deriu e Drago, ritenuti questi ultimi due assolutamente estranei ad ogni tipo di contatto fisico con gli avversari a fine partita.
c.s.