Sabato 20 dicembre 2014 – ore 21.27 – Prima, era giusto sognare, poi, è stato corretto ammettere che ha vinto chi più ha meritato. La Rhibo Fossano dice addio al sogno di portare a casa un’altra Coppa Italia, eliminata in semifinale con un netto 8-4 dallo Spring Team, dimostratosi quantomeno più lucido nei momenti chiave.
Difficile criticare i blu, arrivati alla Final Four in uno dei momenti più grigi della loro stagione, a causa principalmente degli infortuni, e costretti dalla sorte ad affrontare subito la squadra più in forma (esclusa la L84) dell’intera C1, reduce da una serie di ottimi risultati e, soprattutto, dal turno di riposo di sabato scorso.
Complici le assenze, tra gli altri, di Ruggirello (sarà l’assenza più pesante), Dotto e Testa, tutti infortunati, mister Bailo è costretto a schierare un quintetto pressoché obbligato: il dodicesimo Oliva tra i pali; capitan Ferrara centrale; Tranchero e Gerlotto sugli esterni, a supporto del pivot Piazza, a cui verranno affidate gran parte delle speranze fossanesi.
I bianco verdi, dal canto loro, sanno di avere a disposizione una ghiotta occasione e, per volontà del duo Mussino (ufficiale)-Tabbia (non ufficiale, ma di fatto), schierano una squadra esperta e ricca di qualità tecniche: Savasta in porta; Licciardi, Bussetti, Ongari e Pennisi di movimento.
Che la partita non sia per nulla facile per i fossanesi, lo dimostrano i primi 4’ di gioco: i ragazzi di Bailo non entrano in partita e subiscono, nel giro di pochi secondi, l’ uno-due avversario, firmato da Pennisi, con un tap in vincente, e da Ongari, che sorprende Oliva con un destro che scorre sotto le gambe dell’estremo cuneese.
Passata questa prima difficile fase, ci si aspetterebbe un’immediata reazione di Ferrara e compagni, che, invece, faticano a rendersi pericolosi, anche a causa di uno schieramento tattico volutamente impostato sul contropiede, che fatica a produrre frutti.
Manna piovuta dal cielo è il time out richiesto da Bailo all’11’: i suoi tornano in campo con un’altra verve e, nel giro di un minuto impattano la partita, grazie a due guizzi di Piazza. Il primo è un appoggio in spaccata su assist di Tranchero, mentre il secondo è un vero e proprio capolavoro: lancio dalle retrovie e girata volante del pivot, che spalle alla porta, spedisce col mancino nell’angolo più lontano il pallone del pareggio.
Ciò che manca quest’oggi è però il colpo del campione: la Rhibo, pareggiata la partita, tentenna, si divora un’occasione con Gerlotto e subisce il 3-2. A segno, questa volta, Bussetti, servito da Racca. Quindi, gli ultimi folli 6’: prima Gerlotto pareggia con un gran destro su schema da corner, poi Ongari deposita in rete un tiro-cross di Pennisi, infine, ancora Piazza insacca un gran mancino per il 4-4 con cui si chiude una combattuta prima frazione.
La ripresa è tutta un’altra storia, con la Rhibo non esce quasi più dal guscio, tradita da troppi errori in impostazione e dai suoi uomini di punta, Ferrara e Tranchero ad esempio, sicuramente non brillantissimi. I torinesi, per contro, sfruttano al meglio la settimana in meno sulle gambe, trovano subito il nuovo vantaggio, ancora con Pennisi, e poi non lo abbandonano più, chiudendosi a riccio e ripartendo al primo varco.
Il Fossano, di fatto, alza bandiera bianca al 6’, quando Oliva, sanguinante dopo uno scontro con Pennisi, è costretto a lasciare il posto a Ferreri: è l’ennesimo attacco della sorte contro una squadra in evidenti difficoltà e con poche sicurezze. Al 22’, Licciardi, dimenticato da Ferrara, riceve un lancio lungo, stoppa con il mancino ed insacca con la punta il 6-4.
Inutile a quel punto il time out, dal quale si rientra in campo con la Rhibo senza portiere e con Gerlotto uomo di movimento: i blu non sono più lucidi e negli ultimi minuti perdono palloni preziosi in fase d’impostazione, puniti così da Ongari, bravo a calciare dalla sua trequarti campo e ad insaccare a porta vuota, e da Prudente, che ruba palla a Gerlotto e corre indisturbato fino in porta.
Finisce 8-4, senza eccessive recriminazioni: come detto, ha vinto chi sul campo ha espresso il miglior gioco. La Rhibo Fossano esce, comunque, a testa alta. Certo è, infatti, che questo gruppo, privato di due pedine chiave come Zamburlin e Insinna, non è più esattamente come quello che vinse lo scorso anno, ma altrettanto vero è il fatto che, presa a ranghi completi ed in ottime condizioni, se la sarebbe giocata maggiormente alla pari con lo Spring Team, che ora, a meno di clamorosi capitomboli, ha strada spianata verso il successo finale.
Rhibo Fossano-Spring Team 4-8
Reti: pt: 2’ Pennisi (S), 4’ Ongari (S), 13’ Piazza (F), 14’ Piazza (F), 20’ Bussetti (S), 24’ Gerlotto (F), 26’ Pennisi (S), 29’ Piazza (F); st: 3’ Pennisi (S), 22’ Licciardi (S), 27’ Ongari (S), Prudente (S).
Rhibo Fossano: 1 Oliva, 2 Tranchero, 3 Barolo, 4 Bergia, 5 Ferrara, 6 Rubino, 7 Panero, 8 Gerlotto, 9 Piazza, 10 Vada, 11 Eddarhiri, 12 Ferreri. Allenatore: Bailo.
Spring Team: 1 Savasta, 2 Prudente, 3 Mazzuccato, 5 Licciardi, 6 Siviero, 7 Racca, 8 Bussetti, 9 Negro, 10 Ongari, 11 Pennisi, 12 Carausu. Allenatore: Mussino.
Ammoniti: Negro (S), Vada (F)
Carlo Cerutti
In foto l’esultanza biancoverde (Foto Ideawebtv.it)