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Approvata la mozione per il ripristino della Commissione Antimafia regionale: le reazioni

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Positive le reazioni di Sel e del Pd, il M5S auspica adesso un impegno reale ed operativo nell’antimafia

Lunedì 22 dicembre 2014 – 18.00

Marco Grimaldidi Sel  e Domenico Rossi del Pd affermano in merito alla mozione sul ripristino della Commissione Regionale Antimafia: “Siamo contenti che oggi l’aula consiliare abbia finalmente approvato la mozione per il ripristino della Commissione Regionale di promozione della cultura della legalità e del contrasto ai fenomeni mafiosi.

 

Le operazioni Minotauro, Albachiara, Maglio e San Michele hanno svelato da tempo il radicamento delle Mafie al nord. Tuttavia, l’attenzione verso questi fenomeni non deve essere episodica, ma costante, perché solo così sarà possibile contrastare le mafie e prevenire il fenomeno mafioso. Per questo proponiamo, con i firmatari della mozione, che si attuino subito le modifiche allo Statuto regionale che consentono di trasformare la Commissione da straordinaria a permanente. Nonostante la contrarietà del Consiglio Superiore della Magistratura alla nomina di Paolo Borgna al Dipartimento anticorruzione della Regione, è importante che la Giunta non receda, ma prosegua su questa strada e anzi rafforzi la propria azione“.

 

In particolare: “L’operazione San Michele è stata l’ennesima conferma del radicamento delle Mafie al nord – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi – Come abbiamo ricordato nel nostro primo intervento in aula, servono maggiori controlli nei cantieri, conoscere la differenza tra la ‘forma’ e la ‘sostanza’ di un appalto; controllare anche la gestione illecita di enormi quantitativi di rifiuti ‘speciali’; analizzare non solo il movimento terra, ma il fenomeno delle cave. Ci appelliamo al Presidente Chiamparino e alla Giunta affinché mantengano sempre più alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni mafiose e illeciti legati alle infrastrutture e alle grandi opere, attorno a cui circolano grosse quantità di denaro. Contiamo sull’impegno della Giunta ad aprire un dibattito e squarciare il velo sui rapporti tra mafia, politica, affari e consenso”.

 

C’è una questione fondativa – aggiunge il consigliere del PD Domenico Rossi – che tiene insieme tutto e che sorregge il nostro vivere comune: si tratta della legalità. Sappiamo bene come in democrazia il rispetto delle regole sia garanzia di uguaglianza. Gli avvenimenti degli ultimi anni ci hanno consegnato l’urgenza del problema della legalità anche nella nostra Regione. Per questo ho depositato una mozione, poi votata all’unanimità, per l’adesione della Regione Piemonte ad Avviso Pubblico, così come ho chiesto alla nostra istituzione di farsi carico della situazione del castello di Miasino, bene confiscato alla mafia. Tanto resta ancora da fare – prosegue il consigliere – a partire da quanto indicato nella piattaforma programmatica L7 di Libera Piemonte su usura, gioco d’azzardo, lotta alla corruzione e riforma della legge che regola le attività estrattive in cava”.

 

Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte afferma invece:

Oggi è stata approvata la mozione del Movimento 5 Stelle (prima firma Frediani) per reintrodurre in forma stabile la “Commissione regionale di promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi”. Uno strumento rivelatosi utile già nella scorsa legislatura durante la quale ha interagito efficacemente con esponenti della Procura della Repubblica di Torino e con rappresentanti delle associazioni del mondo imprenditoriale e commerciale della regione Piemonte.

La necessità di dotarsi di una Commissione “Antimafia” risulta evidente dal crescente radicamento di organizzazioni malavitose sul nostro territorio, come peraltro evidenziato dalle recenti inchieste giudiziarie (Minotauro, Alba Chiara, Maglio ecc…) nonché da tutti i rapporti delle forze dell’ordine che indicano una sempre maggiore compromissione del tessuto economico e produttivo, strozzato dalla crisi e dalle richieste al massimo ribasso delle pubbliche amministrazioni. Riteniamo che tale Commissione possa avere un ruolo anche sotto il profilo legislativo affinché sia il luogo deputato a discutere misure efficaci di contrasto alla malavita organizzata ed agli interessi mafiosi.

Il documento, presentato ad inizio ottobre ed approvato solo oggi dall’aula, impegna inoltre il Consiglio Regionale e l’Ufficio di Presidenza ad approvare adeguate modifiche allo Statuto ed al Regolamento interno del Consiglio regionale del Piemonte affinché tale Commissione venga introdotta in modo permanente”.

 

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