Biraghi: “Per ora si sono spesi solo dei soldi per realizzare piani di sicurezza”
Martedì 23 dicembre 2014 – 16.45
Confindustria Cuneo chiede che venga presto decisa una data certa sull’inizio dei lavori del tunnel del Tenda bis. Per ora si sono spesi solo dei soldi per realizzare piani di sicurezza e si sono creati solamente disagi ai cittadini in transito, ma il cantiere di avvio lavori è ancora fermo.
Dopo l’incontro dello scorso 12 dicembre in Prefettura, il presidente degli industriali cuneesi Franco Biraghi esprime le sue perplessità sulla vicenda: “Non c’è ancora un data certa sull’inizio delle trivellazioni per il raddoppio della galleria – dice il numero uno di Confindustria Cuneo -. Un tunnel che, pensato per rendere più rapido il viaggio verso la Costa Azzurra, richiederà più tempo per realizzarlo di quanto ne servì alla fine dell’Ottocento, quando venne costruita la prima galleria. I lavori, tra l’altro, sono stati costretti ad uno stop nelle scorse settimane, a causa del fallimento di una delle ditte impegnate nelle indagini preliminari all’avvio della realizzazione della seconda canna. Le ditte appaltatrici sono sommerse di burocrazia – prosegue Biraghi -; basti pensare che per cambiare un operaio ci vogliono 45 giorni per le pratiche dell’antimafia. Non avremo mai la galleria realizzata nei tempi previsti, ma continueremo solo a spendere un mare di soldi. Ad oggi non sappiamo quando inizieranno i lavori. Si sono solo realizzati piani di sicurezza”.
Dito puntato anche contro l’installazione del semaforo che regola il traffico sul lato francese del colle, in un’area per ora non interessata ai lavori, che determina il formarsi di lunghe code: “L’impianto prevede 25 minuti di rosso e tre e mezzo di verde anche quando non ci sono lavori, con conseguenti disagi – continua il presidente di Confindustria Cuneo -. Abbiamo chiesto spiegazioni sul motivo per cui continua ad esserci un semaforo sebbene non siano iniziate le trivellazioni e ci è stato risposto che l’impianto è previsto dalla Commissione intergovernativa a capo del progetto. Per porre modifiche sulla sua presenza e sulle tempistiche di funzionamento, si deve riunire la Cig che però non si ritrova a Limone o a Tenda, dove hanno sede i lavori, ma a Parigi o Roma. Francamente, mi risulta difficile capire come si possa gestire le problematiche del colle da così lontano. Temo che quel semaforo resti lì per sette anni. Si decida se realizzare o meno il Tenda bis, per evitare di spendere altri soldi inutilmente creando disagi ai cittadini. L’unica cosa certa è che i lavori, oggi, non sono ancora sono partiti”.
“Aldilà della buona volontà dei singoli – aggiunge il direttore di Astra (Associazione Trasportatori) Cuneo, Guido Rossi – manca una reale cabina di regia che abbia in mano le redini del progetto e che sappia districarsi tra la burocrazia. Sarebbe importante trovare un soggetto che coordini il tutto sul territorio cuneese e che, personalmente, individuerei nella Prefettura. Abbiamo bisogno di certezze per evitare di andare avanti ad istituire tavoli di lavoro senza che qualcuno decida sul reale inizio dei lavori”.