Home Calcio Serie D Bra-Lavagnese 1-0, Gardano: “Vittoria del gruppo”; Dagnino: “Amarezza per i cori sull’alluvione”

Bra-Lavagnese 1-0, Gardano: “Vittoria del gruppo”; Dagnino: “Amarezza per i cori sull’alluvione”

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Lunedì 12 gennaio 2015 – ore 11.00 – Più forte delle assenze e dei dubbi di inizio gara, il Bra esce con tre punti pesantissimi dalla sfida casalinga con la Lavagnese, superandola in campo per 1-0, ma anche in classifica, dove ora i giallorossi occupano la quinta piazza in solitaria.

 

Soddisfatto della prestazione dei suoi mister Massimo Gardano, che commenta: “Partita dominata in lungo e in largo dei miei ragazzi, bravi a lottare dal primo all’ultimo e a vincerla. Ci eravamo prefissati due obiettivi: dare continuità ai nostri risultati e subire meno reti possibili. Oggi, abbiamo centrato entrambi gli obiettivi, ottenendo un successo importante. Una vittoria, appunto, che deve servire da monito e da esempio per quei ragazzi, mi riferisco soprattutto agli acquisti del mese di dicembre, che stanno trovando meno spazio: i tre punti sono arrivati grazie a Pinelli, bravo ad entrare e a conquistare la punizione decisiva; a Lombardo, splendido in difesa e a Silva Perdomo, che ha messo a segno il calcio piazzato che ci ha consentito di vincere, cancellando alcuni mesi non facili. Dopo ogni allenamento, Martin passa un quarto d’ora a provare le punizioni per migliorare la tecnica: la sua dedizione è l’emblema di come il lavoro alla fine venga sempre ripagato. Quanto sia stato importante l’aver indovinato la formazione con l’arretramento di Provenzano sulla linea dei difensori? Sicuramente è stato importante, ma credo che molti meriti vadano anche assegnati al mio secondo Marco Fornello: non dev’essere facile, dopo aver vinto un campionato di Eccellenza pochi anni fa ad Asti, tornare a fare il vice-allenatore e farlo con così grande abnegazione ed umiltà”.

 

Infine, una battuta sulla prossima sfida con il Cuneo: “Sarà un derby, ma sarà anche, e soprattutto, una partita come le altre. Mi piace pensare che all’andata, arrivammo al match senza una vittoria e con il peso di alcuni risultati negativi: il nostro attuale “curriculum” ci permette invece di giocare a viso aperto, contro una squadra che con l’arrivo in panchina di Iacolino, ha iniziato a correre a ritmi forsennati”.

 

Vittoria liberatoria anche, e soprattutto, per Martin Silva Perdomo, che tornava titolare dopo più di un mese: “Sono molto contento: mi alleno spesso sui calci piazzati e oggi i miei sacrifici sono stati premiati. La rete mi ha di certo dato maggiore fiducia, ma non ho mai dubitato sulla stima del mister, che mi ha sempre appoggiato anche nei momenti in cui ho avuto poco spazio. La dedico alla mia famiglia ed in particolare a mio fratello (Gaston Silva, giocatore del Torino, ndr), oggi presente allo stadio”.

 

Gli fa eco Gabriele Pinelli, bravo a subentrare a Varvelli e a conquistare la punizione da cui è scaturita la rete dell’uruguaiano: “Sono tre punti importanti, indipendentemente dall’aver giocato o meno. Chi ha poco spazio deve sempre farsi trovare pronto, poi le occasioni arrivano per tutti. A livello di squadra penso che sia opportuno non porsi degli obiettivi, nonostante l’ottima posizione in classifica, continuando a giocare partita dopo partita”.

 

Amareggiato, infine, il tecnico ligure Andrea Dagnino, che afferma: “Abbiamo certamente limitato la loro solita ampia mole di gioco nelle gare casalinghe, ma non possiamo ovviamente essere soddisfatti, viste le pochissime occasioni create. Non è un’attenuante, tengo a sottolinearlo, ma non avere a disposizione sei undicesimi della formazione titolare ci ha sicuramente limitato, costringendoci a reinventare alcuni giocatori in ruoli non usuali”.

 

Chiusa l’analisi sulla partita, il mister bianconero ci tiene però a fare un’osservazione critica: “Mi è sembrato molto triste sentire cori sull’alluvione che ha colpito le nostre terre, lanciati da una parte della tifoseria ospite, visto che le forze dell’ordine erano a poca distanza e che in quella tragica circostanza ci furono anche molte vittime dovute al maltempo”.

 

Carlo Cerutti

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