Domenica 11 gennaio 2015 – ore 20.30 – Con il cuore, con il gioco e con la tecnica. Il Bra che inaugura il girone di ritorno di Serie D con il pesante 1-0 rifilato nel big match alla Lavagnese dimostra di essere tornato la squadra di un tempo: coesa, bella e, soprattutto, vincente.
Merito di Silva Perdomo, che indovina l’angolo su punizione e torna protagonista, sotto gli occhi del fratello Gaston, dopo alcuni mesi difficili; merito di Pinelli, che conquista la punizione decisiva, rientrando dalla squalifica; merito di Provenzano e Lombardo, stoici “ultimi” nella difesa reinventata dei braidesi; merito, infine, di Gardano e Fornello, che superano appieno l’esame, a cui li aveva costretti la lunga lista di indisponibili per la sfida con i liguri.
Sui bianconeri, poco da dire: erano molte le assenze anche tra gli uomini di Dagnino, costretto a reinventarsi Venuti terzino sinistro e a scalare Garrasi sulla linea dei difensori, ma di certo ci si sarebbe aspettato di più dall’ex quinta forza del campionato, nella quale è emersa soprattutto la prova incolore dell’ex Cuneo Francesco Di Paola, stretto nella morsa difensiva dei giallorossi.
E pensare che i presupposti in casa Bra erano tutt’altro che positivi: le assenze dei tre difensori centrali Silvestri, Strumbo e Benci, aggiunte a quelle di Bonvissuto, Osella, Valeriano e, all’ultimo momento, dell’influenzato Pirrotta, lasciavano ipotizzare una partita molto dura. Praticamente obbligato quindi l’undici di Gardano: Carli confermatissimo tra i pali; Mazza, Lombardo, Provenzano (preferito a Mazzafera in difesa per la maggiore prestanza fisica) e Affinito; Chiazzolino, Mazzafera e, a sorpresa, Silva Perdomo (che non giocava titolare dalla sfida del 30 novembre col Chieri) a centrocampo; il rientrante Banegas, De Peralta e Varvelli davanti.
Il match è inaugurato da un’emozione di quelle che contano: al 7’ Banegas riceve a destra e salta Venuti, che lo atterra in area. Giallo al capitano bianconero e rigore per il Bra, che De Peralta sciupa però malamente, calciando a lato con un destro debole. Un rigore sbagliato taglierebbe le gambe a chiunque, non al Bra, che mantiene un ritmo forsennato per tutti i primi 45’ e sfrutta al meglio i limiti tecnico-tattici degli ospiti, che hanno nell’impari duello (sul piano atletico) Venuti-Banegas il loro anello debole e che restano sorpresi dallo spostamento di Provenzano sulla linea dei difensori, che costringe Dagnino a cambiare modulo, passando dal 4-2-3-1 al rombo di centrocampo, con Croci avanzato sulla linea di Di Paola.
Nemmeno l’accorgimento tattico permette, però, ai liguri di rendersi pericolosi, tanto che per tutta la prima frazione, l’unico “timore” corso dalla retroguardia braidese è un sinistro alto di poco di Boggiano. Per il resto, è monologo giallorosso, con i Gardano boys bravi a sfruttare il suddetto vantaggio nel testa a testa sulla corsia di destra, che consente a Banegas di accentrarsi spesso sul sinistro e di essere molto pericoloso. Nascono proprio dai piedi dell’italo-argentino un gol mancato di un soffio da Varvelli (imbeccato da De Peralta, al 25’) e due occasioni per Chiazzolino, che prima in rovesciata mette a lato (cross di Mazza) e poi trova la risposta di un attento Parma su un colpo di testa a colpo sicuro.
Un Bra vittorioso ai punti nel primo tempo riparte con piglio molto meno intraprendente nella ripresa e rischia la beffa proprio nei primi minuti. È il 3’, infatti, quando un angolo da sinistra trova la spizzata aerea di Di Paola per Garrasi, che, a tu per tu con Carli, calcia sul palo. È l’inizio del quarto d’ora più difficile nel match dei padroni di casa, che faticano a riprendere ritmo e soffrono la spinta ospite. A rompere questa fase di stallo, il primo squillo di Silva Perdomo, non apparso in grande spolvero, per dovere di cronaca, fino a quel momento. L’uruguaiano riceve al vertice sinistro dell’area e calcia, costringendo Parma al bell’intervento: la palla rimbalza sui piedi di De Peralta, che calcia con il mancino, ma trova ancora attento il portiere ligure, che respinge con i pugni. È il preludio al vantaggio, che arriva al 20’: Pinelli, entrato da pochi minuti al posto di Varvelli, difende con i denti un pallone al limite, conquistando una punizione, che Silva Perdomo calcia splendidamente nell’angolino basso alla sinistra di Parma. Il pallone è imprendibile e vale l’1-0 per i padroni di casa.
Nei 25’ successivi, ci si aspetterebbe una reazione ligure d’orgoglio, che non arriva e, anzi, il Bra sfiora per tre volte la rete con Banegas, che prima calcia ignorando il solissimo Pinelli e trova l’ennesima risposta di Parma, quindi spedisce di poco alta una punizione da buona posizione, infine sfiora l’incrocio con un colpo di testa su ottimo suggerimento di De Peralta da sinistra.
Il triplice fischio sancisce il secondo successo consecutivo senza reti al passivo per i giallorossi, divenuti quinta forza del campionato in solitaria, con i loro 36 punti. Migliore in campo Provenzano, pazzesco nell’inedito ruolo di leader difensivo, ma brillano anche Silva Perdomo, al terzo gol stagionale, Banegas e Chiazzolino. Difficile scegliere un peggiore, ma i limiti difensivi di Venuti e la pochezza della pericolosità di Di Paola sono aspetti evidenti.
Ora testa al derby. Sarà sfida di alti livelli, c’è da aspettarselo, anche se l’assenza di Banegas, diffidato e oggi ammonito, potrebbe rivelarsi decisiva.
Bra-Lavagnese 1-0
Reti: 20’st Silva Perdomo (B)
Bra (4-3-3): Carli 6; Mazza 6.5, Lombardo 7, Provenzano 7, Affinito 6; Silva Perdomo 6.5, Mazzafera 6.5, Chiazzolino (cap.) 6.5 (37’st Nicolini s.v.); Banegas 6.5, Varvelli 6 (13’st Pinelli 6.5), De Peralta 6. Allenatore: Massimo Gardano 7.
Lavagnese (4-2-3-1): Parma 6.5; Genovali 6, Garrasi 6, Avellino 5.5, Venuti (cap.) 5; Passiglia 5.5, Cocurullo 5.5 (26’st Della Cella s.v.); Boggiano 5 (26’st Formigoni s.v.), Croci 5, Damiani 5, Di Paola 5. Allenatore: Andrea Dagnino 5.5.
Arbitro: Paolo Massimo Maria Campogrande di Roma (1) 6
Assistenti: Antonio Prantesa e Filippo Ferrari, entrambi di Verbano C.O.
Ammoniti: Passiglia (L), Mazzafera (B), Venuti (L), Cocurullo (L), Banegas (B), Affinito (B)
Carlo Cerutti