I temi: il via alle Unioni montane, le gestioni associate, le sfide dell’agenda nazionale
Sindaci, Consiglieri comunali, Assessori e Consiglieri regionali, Parlamentari. La Montagna piemontese si dà appuntamento a Torino, lunedì 26 gennaio, dalle 14,30 presso la Sala Conferenze dell’Istituto Cabrini (secondo piano), in via Montebello 28 bis.
Gli amministratori illustreranno le principali urgenze, in particolare agli assessori regionali Reschigna (Enti locali) e Valmaggia (Montagna), che hanno già confermato la presenza: la necessità di una governance stabile grazie alle Unioni montane di Comuni, da avviare dotate di personale e risorse economiche, la ricerca di sgravi burocratici e fiscali per chi vive e lavora nelle Terre Alte, la garanzia di servizi (scuole, sanità, trasporti, poste) e dei diritti di cittadinanza, la necessità di una specifica legislazione nazionale che rispetti quanto stabilito dall’articolo 44 della Costituzione, l’intervento per eliminare l’Imu sui terreni dei Comuni montani e ridurre l’iva sul pellet, la necessità di un intervento normativo che si concentri sulla green economy e sui grandi bacini di risorse naturali presenti nelle Terre Alte, introducendo il principio seguito in altri Stati del Pagamento dei servizi ecosistemici e ambientali.
Temi regionali, come appunto il pieno avvio del lavoro nelle 35 Unioni montane di Comuni, eredi delle Comunità montane, e questioni al centro dell’agenda nazionale, già presentate lunedì 12 gennaio a Roma al Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Maria Carmela Lanzetta e al Viceministro dell’Agricoltura Andrea Olivero.
Fondamentale per i sindaci, ricevere indicazioni e risposte chiare sulle gestioni associate delle funzioni fondamentali, troppo complicate senza un indirizzo chiaro che permetta di superare incertezze e complicazioni normative burocratiche, permettendo risparmi agli enti locali e migliori servizi per le comunità.
“Molti presidenti di Unioni montane e moltissimi sindaci dei Comuni hanno già assicurato la loro presenza – spiea Lido Riba, presidente della Delegazione piemontese – e Uncem si sta impegnando affinché dall’incontro di Torino emergano spunti concreti di lavoro per i prossimi mesi, nei quali sarà indispensabile rilanciare e agevolare i processi di associazionismo comunale nelle aree montane, nonché individuare opportunità di crescita, sviluppo, investimento nelle Terre Alte, anche grazie ai fondi europei della nuova programmazione.
Poter dialogare, nella stessa occasione, con i Parlamentari piemontesi e i Consiglieri regionali, permetterà di condividere istanze e proposte che parallelamente richiedono un impegno politico e istituzionale alla Camera dei Deputati, al Senato e in Consiglio regionale. La Montagna sceglie la via del confronto per costruire un futuro migliore a vantaggio del Piemonte e dell’Italia”.