Vittoria pesante quella del Bra nella ventitreesima giornata di Serie D in casa del Vado: un divertente 3-2 che consente ai giallorossi di restare agganciati al “treno a sette” per la zona playoff, accorciando le distanze dal primo posto, ora occupato dai cugini del Cuneo, a soli 5 punti.
Soddisfatto, mister Massimo Gardano, contattato dai nostri microfoni al termine dell’incontro: “Era importante vincere e l’abbiamo fatto. I ragazzi hanno risposto bene e sono particolarmente contento per alcuni in particolare: Banegas, che ha ritrovato il gol dopo più di un mese, e Pinelli, che è stato fermo tre mesi a causa di un infortunio e che non aveva ancora segnato. Si sa, l’attaccante vive di gol e per Gabriele l’attesa iniziava a pesare, benché sapesse benissimo che la sua struttura fisica gli impediva di essere al meglio senza un duro e prolungato lavoro post-infortunio: ora ha quasi raggiunto il top e questo è importante”.
Poi, alcune considerazioni sulle scelte fatte per l’undici titolare: “Mazza aveva avuto un problema sabato, mentre Varvelli non si era allenato al meglio a causa di alcuni acciacchi fisici, quindi non potevano essere della partita. Per il resto, si tratta di normali scelte tecniche, dettate dalla tipologia dell’avversario, dal momento e da ciò che ogni giocatore ha fatto vedere durante la settimana: penso a Chiazzolino, che nei due spezzoni giocati con Cuneo ed Asti aveva dato una svolta alle partite e che alla ripresa degli allenamenti di venerdì aveva confermato l’ottimo stato di forma meritandosi il posto. La maglia da titolare un premio per Bottasso? Al Bra non esistono premi: gioca chi lo merita e Bottasso era il difensore centrale che mi aveva destato migliore impressione tra quelli a disposizione”.
Stuzzicato sull’alto numero di reti subite dal Bra fin qui (31), il tecnico dimostra di avere le idee chiare, con un ragionamento preciso: “Ogni squadra è costruita in un certo modo. C’è chi ha fuoriclasse in ogni ruolo e cerca di avere un equilibrio tra i reparti e chi invece sa di avere un potenziale maggiore in una determinata zona del campo. Noi riteniamo di averlo a centrocampo per cui abbiamo costruito un gruppo che preferisce proporre calcio invece che chiudersi in difesa, preferendo fare un gol in più dell’avversario invece che subirne uno in meno. Si tratta di una tattica precisa, insomma, volta a favorire gli inserimenti dei centrocampisti, che hanno portato alle sei reti di Provenzano, le giocate degli attaccanti, e tutti i nostri uomini offensivi hanno già segnato quest’anno, e la spinta dei terzini, rivelatasi decisiva in diverse occasioni fin qui. Detto questo, è chiaro che si può sempre migliorare: sul primo gol del Vado credo che Strumbo potesse fare meglio, mentre sul secondo, benché lo si possa a sua volta evitare, con ventidue uomini in area può anche succedere”.
Infine, una battuta sulla prossima sfida con l’Oltrepovoghera, in programma l’8 febbraio dopo la pausa per il Torneo di Viareggio: “Sarà fondamentale, inutile girarci attorno, per provare ad entrare stabilmente in zona playoff. Sia per noi che per i nostri avversari varrà come occasione per capire chi è veramente adulto e chi invece è ancora adolescente in cerca di maturità”.
Carlo Cerutti