Un inizio di stagione positivo, con buone prestazioni nella IBU Cup, il circuito continentale del biathlon. Poi la convocazione per la Coppa del Mondo, ma proprio nella tappa slovena del circuito mondiale una prestazione sottotono, con sensazioni fisiche di spossatezza ed un’evidente difficoltà.
Non è stato certamente un inizio di stagione facile per Pietro Dutto, il cuneese portacolori delle Fiamme Oro di Moena, da alcuni anni sulla ribalta internazionale del biathlon.
“Ho approfittato della pausa natalizia per riposare dopo gli impegni internazionali e allenarmi. – spiega Pietro – La prima gara in Polonia è stata positiva, ma poi, dal giorno successivo, la stanchezza si è fatta risentire e ho passato dieci giorni di gare molto difficili”. Con la tenacia che lo contraddistingue, Dutto è riuscito in qualche occasione, ad esprimersi su buoni livelli, grazie alle prestazioni al poligono più che soddisfacenti. Rientrato a casa, Pietro ha però deciso di effettuare alcune analisi approfondite sulle cause del calo di forma fisica. Ed è qui che è emerso il fatto che nel mese di dicembre l’atleta cuneese ha contratto la toxoplasmosi: nulla di grave per una persona normale, ma per un atleta di alto livello la causa di una debilitazione che si riflette immediatamente sulla performance. “Sto osservando un periodo di riposo, con l’obiettivo di rientrare nel finale di stagione. – spiega Dutto – Ma tutto dipenderà da come mi sentirò nelle prossime settimane e da quale esito daranno gli esami ematici che andrò a ripetere”. Dal Comitato FISI Alpi Occidentali un grande “In bocca al lupo, Pietro!”.