Via libera al progetto sperimentale di monitoraggio del pericolo valanghe al valico internazionale del Colle della Maddalena redatto dai tecnici della Provincia. Il progetto, denominato Pidav (Piano distacco valanghe), utilizzerà per la prima volta in Piemonte la tecnologia Daisybell, una speciale campana montata su elicottero che provoca il distacco controllato delle formazioni nevose ritenute pericolose.
Obiettivo dell’operazione evitare le chiusure del valico che negli anni passati si erano verificate proprio a causa del rischio valanghe.
La firma della convenzione è avvenuta martedì 27 gennaio in Prefettura. Erano rappresentati Anas, Regione, Provincia di Cuneo, Unione montana Valle Stura e Comune di Argentera per l’attivazione del progetto. Oltre al prefetto, Giovanni Russo, all’incontro hanno partecipato gli assessori regionali Francesco Balocco (Trasporti) e Alberto Valmaggia (Montagna) e per la Provincia il consigliere Mauro Bernardi. Rappresentate anche le associazioni Astra Cuneo, Assotrasporti, Confartigianato trasporti, Fai Cuneo, Confindustria e Unione montana Alpi del Mare che metterà a disposizione la campana.
La Provincia di Cuneo si è fatta carico delle attività necessarie per l’analisi del rischio valanghivo e per la redazione del Pidav stesso, anche se non di sua diretta competenza. All’ente sarà affidato anche il coordinamento delle attività che rientrano nell’ambito delle competenze attribuite in materia di protezione civile.
Il costo dell’operazione è di circa 90 mila euro, di cui la metà a carico di Anas e sarà finanziato anche dalle associazioni dei trasportatori della provincia di Cuneo Astra Cuneo Associazione Trasportatori, Assotrasporti, Confartigianato Trasporti, Confindustria Cuneo Unione Industriale della provincia di Cuneo, Fai Cuneo e Fai Service, tutte impegnate da sempre nel progetto.
Il primo distacco si effettuerà nel momento in cui la commissione valanghe ed il responsabile Pidav verificheranno la sussistenza delle condizioni previste dal piano stesso.
(Foto Provincia Cuneo)