È stata scoperta questa mattina a Bra, al numero 2 della centralissima via fratelli Carando, la targa commemorativa che ricorda il sacrificio, durante la Resistenza, dei due figli dell’allora medico condotto e ufficiale sanitario cittadino Achille Carando.
Alla presenza del sindaco Bruna Sibille e dell’assessore alla cultura Fabio Bailo, con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma cittadine, una breve cerimonia ha permesso di rendere omaggio in occasione del settantesimo anniversario del sacrifico del professore Ennio Carando e di suo fratello Ettore, capitano di artiglieria, che si erano uniti a una formazione partigiana garibaldina che operava tra le province di Cuneo e Torino.
I due, assieme a Leo Lanfranco e a seguito di una delazione, furono catturati, torturati e uccisi a Villafranca Piemonte il 5 febbraio del 1945. Al termine della cerimonia, l’assessore Bailo ha raggiunto gli studenti del liceo “Giolitti-Gandino” e dell’istituto tecnico “Ernesto Guala” che, nell’aula magna del liceo braidese e alla presenza dei famigliari dei Carando, hanno ascoltato una commemorazione della figura dei due fratelli e di loro padre Achille, che per acclamazione venne eletto primo sindaco di Bra dopo la Liberazione. In municipio, infine, i congiunti della famiglia Carando hanno voluto donare al comune, consegnandolo nelle mani del sindaco Bruna Sibille, un quadro che ritrae proprio il dottor Achille Carando, al quale è intitolata la sala consiliare di palazzo civico.
foto ©Luciano Cravero