I Carabinieri della Compagnia di Bra e della Stazione di Narzole hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti e alla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, 88 persone, quasi tutte residenti nell’hinterland torinese, alcune con precedenti penali, per reati inerenti illecita gestione di rifiuti.
L’indagine è scaturita dalla denuncia, ad opera delle Stazioni Carabinieri di Bra, La Morra e Narzole, nell’estate scorsa, di due soggetti S.D.M. e G.A., pregiudicati, sorpresi a rubare rame, ottone ed altri metalli pregiati nelle isole ecologiche del braidese e dell’albese.
Ricostruendo la filiera criminale, i militari dell’Arma sono riusciti a scoprire che i due malviventi vendevano i metalli rubati ad un’azienda sita in Carmagnola. Indagando sulla ditta, i Carabinieri della Compagnia di Bra hanno verificato che vi era un vero e proprio traffico organizzato nella gestione di rifiuti metallici; hanno, infatti identificato e denunciato 87 persone che, prive di qualsiasi licenza, negli anni 2013 e 2014, hanno ceduto ben 2.490.146 Chilogrammi di metalli, di dubbia provenienza, alla predetta azienda, svolgendo attività di raccolta e trasporto di rifiuti non autorizzata.
I carabinieri, nel corso dell’indagine, dimostravano che tutte le persone denunciate svolgevano di fatto un’attività lavorativa in maniera abusiva con gravi rischi per l’ambiente derivante dall’illecita gestione dei rifiuti.
Deferiti alla Procura della Repubblica di Asti e alla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino per la violazione dell’art. 256, comma 1, lett. a), D.Lgs. 152/2006, “Attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, i denunciati rischiano l’arresto fino a due anni e un’ammenda di svariate migliaia di euro.
Più grave la posizione del titolare della ditta che, deferito per violazione della legge sulla tutela ambientale che risponderà di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, rischia la reclusione fino a sei anni.