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Incontro in Prefettura su manutenzione e pulizia lungo il Tanaro | Per la Provincia presenti i consiglieri Riu e Bernardi

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Interventi di manutenzione, pulizia e messa in sicurezza lungo il fiume Tanaro per prevenire il rischio di eventi  alluvionali. É quanto richiesto dai sindaci dei Comuni dell’asta del Tanaro che lunedì 2 febbraio hanno partecipato in Prefettura al tavolo di lavoro convocato dal Prefetto su richiesta del viceministro Enrico Costa, su loro proposta. 

 

Commenti positivi al termine dell’incontro che ha permesso ai sindaci di rivolgersi direttamente ai rappresentanti delle istituzioni: l’assessore regionale alla Protezione civile Alberto Valmaggia, i consiglieri provinciali Mario Riu e Mauro Bernardi, il dirigente dell’Agenzia regionale per il Po (Aipo) Carlo Condorelli, i rappresentanti del Coordinamento volontari Protezione civile, Corpo Forestale dello Stato e Coldiretti. L’affollata riunione è servita ad avviare una programmazione ed una definizione puntuale dei lavori da fare, individuando le priorità per poter programmare gli interventi più urgenti.

 

Dopo le esperienze e le segnalazioni riferite dai sindaci, i tecnici regionali della Direzione Opere pubbliche hanno illustrato il quadro normativo e delle risorse finalizzato alla manutenzione del territorio. L’ambiente fluviale rappresenta, infatti, un sistema di elevata complessità, in cui le valenze naturalistiche e ambientali devono coesistere con la necessità di ridurre il rischio di esondazioni. Servono interventi costanti di pulizia e asportazione di materiale litoide (pietre, sabbia e sedimenti) e legnosi (tronchi e rami trasportati dall’acqua) che vanno però monitorati con attenzione, per mantenere le condizioni di efficienza idraulica e il regolare deflusso delle acque. Gli obiettivi per una corretta gestione sono stati individuati in tre aspetti: recupero di configurazioni morfologiche (alvei abbandonati); miglioramento della capacità di laminazione naturale delle portate di piena nelle aree golenali (aree allagabili); miglioramento dell’assetto ecologico del corso d’acqua.

 

La proposta concreta, emersa dall’incontro, prevede la programmazione di un Progetto generale di gestione dei sedimenti (Pgs)  non riferito soltanto a brevi tratti di fiume, ma a buona parte dell’asta del Tanaro, da Ormea a Narzole che regolamenti gli interventi di manutenzione e sistemazione degli alvei che comportano, in particolare, lo spostamento o l’asportazione di materiale litoide, in accordo con Aipo e Autorità di Bacino, come avviene già per la gestione dei sedimenti nei torrenti Maira, Varaita e fiumi Tanaro e Stura di Demonte. In mancanza di un Programma generale di gestione dei sedimenti, gli interventi di asportazione dei sedimenti in alveo potranno riguardare esclusivamente situazioni locali con quantitativi inferiori ai 20 mila m3 nei tratti classificati di II° categoria (corsi minori) e inferiori ai 10 mila m3 negli altri tratti (esempio: Tanaro, Stura, Varaita, Po, Maira,…), dietro nulla osta idraulico delle autorità competenti (Regione Piemonte e Aipo).

 

Riguardo, invece, la necessità di interventi urgenti di manutenzione dei corsi d’acqua per la rimozione del materiale vegetale che ostacola il regolare deflusso delle acque, il consigliere provinciale Bernardi, in accordo al Prefetto e al settore regionale di Protezione civile, ha ribadito la disponibilità della Provincia, tramite il Settore Protezione civile, a supportare i Comuni per la definizione di interventi coordinati di area vasta, con il contributo operativo del Coordinamento provinciale volontari Protezione civile.

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