Pulizia dei fiumi: ora è più facile | La Giunta regionale approva i nuovi canoni per l’asportazione dei materiali inerti dagli alvei

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La Giunta regionale ha approvato i nuovi canoni per l’estrazione di materiali litoidi (pietre e simili) dagli alvei dei fiumi, con l’obiettivo di favorirne la manutenzione idraulica.

Abbiamo rivisto i prezzi al ribasso – spiega l’assessore alle Opere Pubbliche e alla Difesa del Suolo, Francesco Balocco – per tenere conto, anche in un momento economicamente difficile, del reale valore di mercato degli inerti. L’obiettivo è di fare prevenzione lungo i fiumi incentivando la rimozione dei materiali in eccesso, ma nel rispetto delle norme e tenendo sotto controllo gli eventuali abusi”.

 

Sono state individuate tre fasce. Alla Zona 1, definita di pregio, appartengono le aree di fondovalle o di pianura interessate dai corsi d’acqua caratterizzati dalla presenza di inerti di buona qualità, utilizzabili nelle costruzioni edili  e con l’esigenza di modeste lavorazioni di affinamento. Inoltre, in questi casi, l’accesso al fiume non deve avere particolari impedimenti e la rete viaria della zona, per il trasporto di quanto rimosso, deve essere di facile percorribilità. Il canone per il Piemonte Est (Alessandria con fiume Scrivia e torrenti Erro e Orba, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli) è stato fissato in 4,7 euro al metro cubo. Quello del  Piemonte Ovest (restante parte di Alessandria, Biella, Asti, Cuneo e Torino) è di 3,9 euro al metro cubo.

 

La Zona 2, invece, chiamata di scarso valore, si riferisce ai corsi d’acqua con materiale di qualità inferiore rispetto alla precedente oppure dove l’accesso al prelievo è disagiato e il trasporto per lo stoccaggio nei centri di trattamento, per l’eccessiva distanza da percorrere, ha dei costi significativi. L’importo, previsto sull’intero territorio regionale, è di 2,2 euro al metro cubo.

 

Infine, la Zona 3, definita di valore nullo, è quella dove le aree presentano degli accumuli di materiale inadatti alle costruzioni edili. In questi casi, non si applica il canone.

 

Il provvedimento si aggiunge a quello già in vigore da tempo in cui la Regione, sempre nell’ottica della manutenzione idraulica dei fiumi, ha semplificato notevolmente le regole per l’asportazione del legno divelto presente nell’alveo e il taglio degli alberi che costituiscono un ostacolo al fluire delle acque.  In entrambi i casi non si pagano canoni e le procedure di autorizzazione sono semplici.
Con queste facilitazioni – sottolinea l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Alberto Valmaggia – invitiamo, quando necessita, i proprietari dei terreni posti di fronte ai corsi d’acqua a intervenire. Se lavoriamo insieme, pubblico e privato, sulla pulizia dei fiumi, possiamo ottenere degli importanti risultati legati alla prevenzione”.