Giovedì 26 febbraio presso il Museo Storico Etnografico di Sampeyre e venerdì 27 febbraio presso il Museo della Ceramica di Mondovì, a partire dalle ore 9,30, avranno luogo due giornate di formazione ed informazione sui temi della museografia e della gestione del patrimonio, dedicate in primis agli operatori del settore museale per una condivisione di competenze e conoscenze.
L’iniziativa ha per titolo“Atelier Mobimuse – Mobilità museo” ed è organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo e dalla Regione Piemonte nell’ambito del progetto Alcotra “Acteurs transculturels/creatività giovanile: linguaggi a confronto”. I due moduli di formazione sono rivolti ad operatori museali e a tutte le persone interessate e prevedono visite guidate e incontri con studiosi ed esperti del settore italiani e francesi. La partecipazione ad entrambe le giornate è gratuita (pranzi inclusi), previa iscrizione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili entro venerdì 20 febbraio, telefonando allo 0171/618260 o scrivendo a [email protected]. È possibile scaricare il programma sul sito www.marcovaldo.it.
Queste giornate di studio sui temi della museografia e della gestione del patrimonio completano il ciclo di conferenze iniziato lo scorso anno in Alta Provenza con l’atelier di formazione ed informazione professionale “Mobimuse” e sono dedicate in particolar modo al personale e ai volontari che operano nelle strutture museali e culturali del territorio. Partendo dall’analisi critica dei musei coinvolti, nel corso delle due giornate si cercherà di ampliare il ragionamento sui problemi di gestione e su possibili soluzioni, sulle possibilità alternative di valorizzazione delle collezioni storiche con l’ausilio delle nuove tecnologie o attraverso l’arte contemporanea.
La partecipazione di personale francese operante nel medesimo settore offrirà inoltre la possibilità di avere una visione comparata tra diversi modelli di gestione nel territorio alpino. Gli obiettivi dell’iniziativa sono legati alla volontà di sensibilizzare gli operatori sull’importanza della corretta gestione del patrimonio culturale, arricchendo
il loro bagaglio di conoscenze anche in relazione alle esperienze maturate in ambiti territoriali diversi che, in ultima istanza, presentano problematiche e criticità assai simili a quelle della realtà italiana.