Chissà quando il destino deciderà di offrire di nuovo al Bra la possibilità di scendere in campo per una partita ufficiale. Dopo il Torneo di Viareggio e Big Snow, si è messa ora un’estemporanea nevicata in quel di Borgomanero ad impedire agli uomini di Massimo Gardano di tornare a giocare.
Giusto è comunque fare una rapida analisi sull’undici che compare all’interno della distinta stilata dal mister giallorosso per un match mai giocato. Un 4-4-2 volto a favorire la brillantezza del reparto migliore della squadra braidese, ovvero il centrocampo. Tra i pali Carli, in difesa i giovani Mazza e Affinito come terzini e Strumbo coadiuvato da Benci, che torna quindi in campo dopo la mezza “bocciatura” del match contro il Vado, al centro; a centrocampo la fantasia di Pirrotta, la corsa di Chiazzolino e Provenzano e la sostanza di Mazzafera; davanti ancora Pinelli e Banegas. Certo, non si può non constatare quello che sembra essere un cambio di preferenze (non parliamo di gerarchie, visto che Gardano ci ha abituato a vedere tutti allo stesso livello) nel reparto offensivo, dove Pinelli, integratosi perfettamente nell’undici titolare dopo il lungo stop e sbloccatosi contro il Vado, sembra essersi ritagliato uno spazio importante a discapito di De Peralta e Varvelli. Non escludiamo, comunque, colpi di scena per il match di mercoledì con l’Oltrepovoghera, dal momento che due giorni di allenamento in più potrebbero cambiare le scelte del tecnico.
Sarà interessante valutare ora come Chiazzolino e compagni sapranno “districarsi” nei prossimi dodici giorni, probabilmente i più importanti della stagione, che li vedranno in campo per ben quattro volte, dal testa a testa decisivo con l’Oltrepovoghera al match del primo marzo con la Caronnese, passando per due partite da vincere ad ogni costo contro Vallée d’Aoste e Borgomanero (recupero fissato presumibilmente per mercoledì 25 febbraio alle 14.30). Dodici giorni per dimostrare a se stessi e alla concorrenza di che pasta si è fatti.
Due domande-considerazioni: peserà di più a livello fisico l’impegno di ieri dell’Oltrepovoghera contro il Vallée d’Aoste o a livello psicologico il lungo riposo del Bra, nella sfida di mercoledì? Riusciranno gli uomini di Gardano a sfruttare il serbatoio di energie accumulate in questi 25 giorni, evitando di apparire stanchi contro avversari che non saranno chiamati a così tanti impegni ravvicinati?
Domande a cui solo il campo saprà dare una risposta, ma che richiamano all’attenzione tre osservazioni conclusive. La prima riguarda il fatto che almeno anche il Vallée d’Aoste si presenterà al “Bravi” dopo aver recuperato la partita contro la Caronnese in contemporanea con Bra-Oltrepovoghera; la seconda ci viene spontanea guardando la classifica, che evidenzia la chiara possibilità del Bra, in caso di doppio successo, di avvicinarsi pericolosamente alle prime posizioni; la terza ed ultima è la constatazione, quasi banale, che un tour de force di questo tipo richiederà una sorta di turnover marcato tra gli uomini della rosa: un aspetto che sicuramente non sarà sfuggito a Gardano, viste anche le ultime scelte, soprattutto nel reparto offensivo, dove tutti hanno lo stesso peso per il club.
Carlo Cerutti