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Cuneo: centro massaggi cinese mascherava fiorente giro di prostituzione

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Nell’ambito dell’attività di monitoraggio sul fenomeno della prostituzione, sia in casa od in locali pubblici che su strada, condotta sul territorio di competenza dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, è stata portata a termine, nei giorni scorsi, dai Carabinieri del Reparto Operativo una specifica attività d’indagine, durata alcuni mesi, da cui è emerso un fiorente giro di prostituzione che si svolgeva all’interno di un centro massaggi orientali ubicato nella periferia di Cuneo.

 

L’attenzione dei militari si è concentrata su quel centro massaggi in quanto, a qualsiasi ora dal primo mattino sino a tarda sera, vi era un viavai continuo di clienti esclusivamente uomini che permanevano all’interno del locale per al massimo un quarto d’ora ciascuno. Il centro era assai pubblicizzato anche su siti on line in cui si faceva riferimento anche a prestazioni sessuali.

 

Diversi i clienti identificati, in massima parte uomini di mezz’età provenienti da altri centri della provincia di Cuneo (compresi alcuni arrivati da Alba e Bra), dall’agricoltore al pensionato od all’insegnante, hanno poi confermato ai Carabinieri di aver ricevuto prestazioni sessuali all’interno di quel centro massaggi da alcune giovani cinesi pagando le prestazioni in contanti ad una cinese che gestiva il locale stando dietro la cassa. Somme non elevate che andavano da un minimo di 30 ad un massimo di 80 euro, a seconda del tipo di prestazione sessuale fornita al cliente.

 

Alla tenutaria del centro massaggi, una 40enne cinese abitante a Cuneo con quale precedente penale in materia di immigrazione clandestina alle spalle, i Carabinieri del Reparto Operativo hanno notificato la misura cautelare del DIVIETO DI DIMORA A CUNEO, emessa a suo carico dal G.I.P. del Tribunale di CUNEO su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini dei militari dell’Arma ed ora dovrà rispondere del reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

 

Sono state eseguite dai Carabinieri anche alcune perquisizioni domiciliari delegate dall’Autorità Giudiziaria presso l’abitazione della cinese raggiunta dal provvedimento restrittivo ed il centro massaggi. Le giovani cinesi, che venivano fatte prostituire all’interno, hanno un’età compresa tra i 20 ed i 30 anni e sono tutte risultate regolarmente assunte come dipendenti anche se, come hanno permesso appurare le indagini, non disdegnavano di fornire prestazioni sessuali a pagamento della cui contabilità si occupava poi la titolare del centro massaggi a cui è stata applicata la misura cautelare.

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