Tra le operazioni ad alto impatto della polizia stradale, programmate nel corso dell’anno solare e dedicate a contrastare comportamenti più pericolosi per la sicurezza stradale, prendono il via anche quelle in materia di utilizzo delle cinture di sicurezza in particolare nei sedili posteriori e dei sistemi di ritenuta dei bambini.
Il mancato uso delle cinture di sicurezza costituisce un comportamento molto rischioso nella circolazione stradale: se usate correttamente infatti e si riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente.
Secondo una ricerca curata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la percentuale dei conducenti che rispettano l’obbligo della cintura di sicurezza è pari a 63%. Ma il dato più preoccupante è che la percentuale degli occupanti dei posti posteriori che le indossano non supera il 10%, sia per la mancata conoscenza che l’obbligo vale anche per loro sia in quanto è diffusa l’errata percezione che, in caso di incidente, siano maggiormente protette rispetto agli occupanti dei posti anteriori del veicolo. Si ritiene anche, a torto, che nei brevi spostamenti sia trascurabile indossare le cinture.
Senza essere bene assicurati, si corre il rischio di essere sbalzati fuori dal veicolo con conseguenze molto gravi. È importante poi ricordare che la cintura va allacciata a maggior ragione se è attivo l’airbag.
Nel corso dell’operazione il Compartimento di Polizia Stradale per il Piemonte e Valle d’Aosta ha effettuato 167 posti di controllo che hanno consentito di sottoporre a verifica 871 veicoli relativi conducenti e trasportati; le violazioni accertate sono stati in totale 183 di cui 44 riferite a violazioni attinenti la specifica normativa in materia di utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini.