Giovedì 5 marzo, alle 10, presso l’Enoteca Regionale di Grinzane Cavour (Via Castello, 5) avrà luogo il convegno “Diritti di impianto, gli effetti della nuova normativa sulle denominazioni di Langa e Roero”, organizzato da Confagricoltura Cuneo nell’ambito del progetto di informazione per il settore agricolo attivato sulla Mis. 111.1-B del Psr 2007/2013.
L’evento è realizzato con la partecipazione del Consorzio Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, del Consorzio Tutela del Roero e del Consorzio Tutela dell’Asti. Per ulteriori informazioni contattare la Confagricoltura zona di Alba al numero 0173-281929.
Ad aprire il convegno sarà Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo, a seguire si entrerà nel vivo dell’argomento con Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, Palma Esposito, responsabile nazionale del settore vitivinicolo di Confagricoltura, e il francese Thierry Coste, presidente del gruppo vino di Copa Cogeca, organismo che riunisce le organizzazioni agricole e Cooperative dell’Ue. Successivamente sono previsti gli interventi di: Pietro Ratti, presidente del Consorzio tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, Francesco Monchiero, presidente del Consorzio Tutela del Roero e Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio Tutela dell’Asti.
A tirare le fila della mattinata di lavoro, invece, sarà Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte. Modererà il tutto Mario Viazzi, direttore della Confagricoltura zona di Alba. “Il sistema dei diritti di impianto finora utilizzato nel settore viticolo, sarà sostituito da un nuovo sistema di ‘Autorizzazioni’ per effetto di una normativa Comunitaria a decorrere dal 1° gennaio 2016 – spiega Mario Viazzi -. Lo stravolgimento di un sistema che ha finora garantito la gestione del nostro patrimonio viticolo, genera una serie di interrogativi tra le aziende agricole e gli operatori. Ecco dunque che con questo convegno si cercherà di fornire le prime utili indicazioni alle aziende, affinché il passaggio al nuovo sistema possa essere affrontato con la giusta consapevolezza. Crediamo molto, inoltre, nel prezioso contributo degli enti locali e dei Consorzi di tutela che attraverso un loro intervento possono garantire quel delicato equilibrio tra le denominazioni che sul nostro territorio si è raggiunto con fatica e programmazione”.
“L’eliminazione dei diritti di impianto avrà un impatto notevole nella gestione delle superfici vitate delle aziende cuneesi e soprattutto nei piani di crescita aziendale che andranno modulati e organizzati nel tempo”, sottolinea Roberto Abellonio.
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