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Servizi di prevenzione e controllo dei carabinieri su tutta la Provincia | Bilancio significativo: 4 persone arrestate ed altre 9 denunciate a piede libero per vari reati

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Per tutta la giornata di ieri, dalle prime ore del mattino sino a tarda sera, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno notevolmente intensificato i servizi di controllo del territorio, sia in uniforme che in borghese, con l’intento di contrastare più efficacemente i reati predatori (in particolare furti in abitazione od attività commerciali, truffe, ricettazione, estorsione, etc.).

 

L’attività, a cui hanno partecipato tutti i Comandi dell’Arma dislocati sul territorio provinciale (il Reparto Operativo, 8 Compagnie e 75 Stazioni), si è conclusa con un bilancio significativo: 4 persone arrestate ed altre 9 denunciate a piede libero per vari reati. Più nel dettaglio:

 

DOGLIANI i militari della Compagnia di Fossano e della locale Stazione hanno rintracciato e tratto in arresto, il pregiudicato, sorvegliato speciale del luogo, R.S., 46enne in quanto destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Torino per i reati di truffa e tentata estorsione.

È stato associato alla Casa Circondariale di Cuneo dove dovrà scontare ora una condanna definitiva a due anni e sei mesi di reclusione. Il provvedimento di cattura è stato adottato a suo carico dall’Autorità Giudiziaria torinese perchè i Carabinieri di DOGLIANI più volte lo avevano segnalato mentre violava le prescrizioni inerenti il suo status di sorvegliato speciale a cui avrebbe dovuto attenersi e per questa ragione è finito in carcere.

 

CARAGLIO – i Carabinieri della Compagnia di Cuneo e della Stazione del luogo davano esecuzione ad un ordine di arresto emesso dal Tribunale di Cuneo a carico dell’agricoltore 40enne cuneese R.P.. L’uomo, dovendo scontare una condanna definitiva ad un anno e sei mesi di reclusione per il reato di estorsione, è stato rintracciato ed arrestato dai militari che lo hanno accompagnato presso la propria abitazione dove permarrà in regime di detenzione domiciliare per espiare la pena.

 

BRA i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato il pregiudicato albanese 33enne M. H., poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Asti per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale, reati commessi in Bra e Bergamo tra il 2006 ed il 2014. L’uomo, una volta rintracciato dai militari è stato sottoposto al regime della detenzione domiciliare come disposto dal G.I.P.

 

FABROSA SOPRANA i Carabinieri della Compagnia di Mondovì e della locale Stazione hanno arrestato il 49enne saluzzese M. D., in quanto su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Cuneo per numerose truffe commesse tra il 2010 ed il 2014 nelle province di Cuneo e Savona. Ora dovrà scontare una condanna definitiva a due anni e due mesi in regime di detenzione domiciliare per quei fatti.

 

CUNEO i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà per il reato di concorso in furto aggravato tre studenti (un minore originario dell’Equador, un 18enne marocchino ed un 18enne italiano, tutti incensurati abitanti in città). A bloccarli è stato il CARABINIERE DI QUARTIERE, in servizio di vigilanza a piedi sotto i portici di Corso Nizza. Il militare li aveva notati uscire in gran fretta dal negozio di abbigliamento per ragazzi H&M. I tre sono stati poi fermati con l’ausilio di altri militari fatti convergere sul posto ed all’interno dei loro zainetti tra i libri di scuola avevano merce rubata poco prima nel negozio. La refurtiva, del valore di 170,00 euro, è stata restituita al responsabile del punto vendita mentre per i tre studenti la giornata è finita in caserma dove sono giunti anche i genitori del minore.

 

FOSSANO i militari della locale Stazione hanno denunciato un 40enne disoccupato e pregiudicato di Saluzzo per i reati di ricettazione e porto di arnesi da scasso. I Carabinieri, procedendo al controllo dell’auto condotta dal saluzzese, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro vari attrezzi da scasso e tubi pluviali in rame per un peso di 7 kg di dubbia provenienza. Gli accertamenti hanno poi consentito di appurare che il rame era stato rubato alcune ore prima da alcune villette delle provincia di Imperia e saranno quindi restituiti ai derubati. Sono state avviate indagini da parte dei Carabinieri di Fossano sul conto del pregiudicato trovato in possesso del rame rubato per verificare se si tratti dell’autore di analoghi furti commessi nel fossanese.

 

ALBA – i Carabinieri della locale Stazione sorprendevano due donne, una con precedenti penali 30enne ed una incensurata 40enne abitanti in Langa che avevano rubato, all’interno di un negozio del centro storico, alcuni cosmetici esposti sugli scaffali. La refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario dai militari albesi.

 

SALUZZO – i militari del Radiomobile della locale Compagnia bloccavano, all’uscita di un supermercato del luogo due donne nomadi sinti 50enni, abitanti in provincia di Torino, che avevano rubato diversi generi alimentari nascondendoseli addosso. Per le due donne di mezz’età è scattata ora la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di concorso in furto aggravato mentre la merce è stata recuperata e restituita dai Carabinieri al direttore del supermercato.

 

CENTALLO– i militari della locale Stazione hanno denunciato un giovane africano 20enne per i reati di calunnia aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale e varie violazioni penali alle leggi sull’immigrazione. Teatro della vicenda il treno regionale Cuneo-Torino. Il capo treno chiedeva all’extracomunitario di mostrargli il biglietto di cui però era sprovvisto e, a quel punto, rivestendo la qualifica di Pubblico Ufficiale, gli chiedeva di esibire i documenti personali, ma il giovane si rifiutava. A quel punto interveniva un Brigadiere dei Carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo che viaggiava sullo stesso treno, in quel momento libero dal servizio, che si qualificava e dava manforte al controllore. Il giovane opponeva resistenza anche al militare rifiutandosi di fornire documenti e generalità. Veniva quindi accompagnato in caserma dai Carabinieri di Centallo, compiutamente identificato e quindi denunciato anche per il reato calunnia aggravata. Nel frattempo infatti, con il suo telefonino, aveva contattato il 113 dicendo di essere stato malmenato sul treno dal Carabiniere intervenuto a dare manforte al controllore, fatto totalmente falso.                    

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