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Motori: 23, 25, 28 i numeri vincenti di Gianmarco Donetto nel Raceday Ronde Terra

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Prima il 25, poi il 23 ed infine il 28. sono i numeri della terna vincente di Gianmarco Donetto che ha conquistato, monopolizzandole, le classifiche degli Under (23, 25 e 28) della Raceday Ronde Terra. Il terzo numero “fortunato” e vincente per il giovane pilota di Casalgrasso (CN) è uscito in occasione della Ronde Valtiberina, che si è disputata domenica 1 marzo sulla terra “Dell’Alpe di Poti”, in provincia di Arezzo, una delle classiche della storia del rallismo, essendo stata una delle classiche del Rally Sanremo mondiale degli anni Ottanta e Novanta.

 

Mi avevano avvertito che era la speciale più difficile dell’intera serie Raceday e me ne sono accorto appena iniziate le ricognizioni. La strada è decisamente sconnessa, stretta, con una parte finale in discesa che mette in difficoltà le vetture più imponenti come la mia Mitsubishi. E senza spazi di correzione fuori carreggiata. Se sbagli finisci sotto oppure contro un albero che costeggia da vicino il tracciato. Non per nulla si sono ritirati per uscite di strada Francesco Fanari e Pucci Grossi, due campioni di grande esperienza e miei punti di riferimento nel mio percorso di crescita” commenta soddisfatto e stravolto Gianmarco Donetto sul palco di arrivo ad Arezzo.

 

Questa gara era decisiva per la conquista della classifica Under 28, ultimo obiettivo da conquistare in questa stagione invernale delle ronde su terra. Ed ancora una volta mi sono imposto di non sbagliare. Primo non sbagliare e non stressare la Mitsubishi Lancer curata da Fabrizio Colombi, per non romperla. Ma nello stesso tempo non si poteva passeggiare sulla prova, anche perché il risultato era da conquistare”. Un inizio cauto, come suo solito ed il 23° tempo assoluto per prendere le misure della vettura nel primo passaggio affrontato con una temperatura vicino allo zero che lasciava delle insidiose placche di ghiaccio sul tracciato. Poi nella seconda speciale il grande attacco, con il 15° tempo assoluto e miglior prestazione cronometrica della giornata. “Il sole ha riscaldato il terreno ed anche l’ambiente. Mentre guidavo, pur partendo con il 12, un numero basso, ho visto fuoristrada alcuni concorrenti, fra i quali Francesco Fanari, uno dei big della serie Raceday Ronde. Mi sono detto che dovevo tenere la concentrazione senza esagerare fino alla fine”.

 

E così è stato, nonostante sia stato rallentato da un paio di vetture fuori strada: “Siamo in Toscana, terra del palio, ma le bandiere gialle sventolavano ad ogni curva, segnalando ovunque auto finite fuoristrada” commenta ancora Donetto jr. La grande prestazione gli fa compiere un balzo in classifica fino alla 14esima posizione assoluta, ma nella prova successiva non riesce a ripetersi. “Mi sembrava di essere andato fortissimo ed invece i tempi non sono venuti. A fine prova ho visto che le gomme erano completamente finite, la Mitsubishi esagerava nel mettersi di traverso, ed ecco spiegato il motivo del tempo relativamente alto (16° assoluto). Comunque ho dato spettacolo”.

 

L’ultimo passaggio è carico di tensione. Gianmarco ha il risultato nel mirino e non deve sbagliare nulla. “E cominciavo a sentire la stanchezza. Per la prima volta in questa stagione ho terminato una prova speciale sudato fradicio per lo sforzo compiuto” racconta il pilota di Casalgrasso, uno dei cultori dello sport e della forma fisica, che fa della preparazione atletica uno dei suoi punti di forza. Il tempo in prova è leggermente migliore del terzo passaggio ed assicura a Donetto il 13° posto assoluto, il sesto della fra le N4, ed il primato fra gli Under 23. “Il risultato è ottimo e mi sono divertito moltissimo. Ho capito perché l’Alpe di Poti è uno dei miti del rallismo del mondiale. Una prova che esalta e castiga allo stesso tempo, Al punto che degli 84 scattati al mattino solo 55 hanno visto il traguardo. Sono contento perché ho siglato in due prove il miglior tempo fra gli Under 23, vincendo la categoria e confrontandomi con una delle grandi promesse del rallismo italiano come Luca Panzani. La mia Mitsubishi è più potente della sua Citroën, ma la C2 è molto più agile della mia Lancer e nella discesa finale era sicuramente avvantaggiata”.

 

Chiuso il discorso obiettivi Raceday, resta ancora una gara da disputare, la Liburna Ronde Terra, a Volterra fra un mese. “Sarà una gara libera da impegni di classifica in cui correrò per divertirmi e continuare ad imparare. È stata la mia prima uscita nella serie sterrata, ma non dite che conosco il percorso. Con il termine uscita, intendo uscita di strada, visto che lo scorso anno sono volato fuori dopo appena tre chilometri del primo passaggio!”

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