Il 2014 si chiude con un risultato positivo per i settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della somministrazione della provincia di Cuneo. Nel IV trimestre 2014 il fatturato (valori correnti, I.V.A. esclusa) delle imprese cuneesi che operano in questi comparti è, infatti, aumentato del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2013.
La buona performance realizzata dalla provincia di Cuneo si colloca in un contesto regionale caratterizzato da una moderata crescita del fatturato delle imprese del commercio al dettaglio e della somministrazione (+0,7%), risultato scaturito in primo luogo dalle buone dinamiche registrate nelle province del Piemonte meridionale. Dopo il cuneese, sono state, infatti, Alessandria (+1,6%) e Asti (+1,5%) ad avere realizzato le performance migliori. Anche il volume d’affari generato dalle imprese del commercio e della somministrazione della provincia di Torino è cresciuto rispetto al IV trimestre 2013 (+0,7%), Vercelli ha registrato una sostanziale stazionarietà, mentre Novara (-0,6%), Biella (-1,0%) e soprattutto il Verbano C.O. (-1,8%) hanno scontato contrazioni del rispettivo fatturato.
Questi i principali risultati che emergono dall’indagine congiunturale sui settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della somministrazione relativa al IV trimestre 2014, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di gennaio e febbraio 2015 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2014, e ha coinvolto 991 imprese piemontesi dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della somministrazione, per un volume d’affari complessivo pari a circa 3,5 miliardi di euro. A livello locale, la rilevazione ha interessato 188 imprese della provincia di Cuneo, per un fatturato complessivo pari a circa 371 milioni di euro.
La dinamica positiva rilevata per il fatturato è accompagnata però, nel trimestre in esame, dal giudizio negativo espresso dagli imprenditori in merito a tutti gli altri indicatori congiunturali. Nel IV trimestre 2014, infatti, gli ordini ai fornitori sono risultati in contrazione (rispetto allo stesso periodo del 2013) per il 41% delle imprese intervistate, mentre solo il 14% ne ha rilevato un aumento, per un saldo di opinione negativo per 26 punti percentuali (in miglioramento rispetto al III trimestre, quando era pari a -31 punti).
Permangono, inoltre, alcune criticità sul fronte occupazionale: circa un’impresa su cinque ha rilevato un calo tendenziale dell’occupazione, mentre solo il 3% ne ha rilevato un aumento. Per il 79% degli imprenditori intervistati i livelli occupazionali sono rimasti pressoché analoghi a quelli del IV trimestre 2013.
Lo scenario previsionale descritto dagli imprenditori cuneesi per il I trimestre 2015 non appare, purtroppo, positivo.