Uno scoppiettante 3-3 che alla fine soddisfa un po’ tutti. Bra e Pro Settimo & Eureka si sono date battaglia in un match spettacolare, valido per ventinovesima giornata di Serie D, chiudendo con un pari acciuffato in extremis dai braidesi, ora a quota 51, meno quattro proprio dai torinesi.
Soddisfatto mister Massimo Gardano, che parte dalla fine: “Ritengo che prima del piano sportivo sia importante analizzare questioni molto più importanti di una partita: Sartori ha spaventato un po’ tutti, anche perché rappresenta un collante indispensabile per la società, e il vederlo rialzarsi dopo alcuni minuti di apprensione ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. La seconda nota lieta riguarda una considerazione sul progetto del club: all’inizio della stagione, oltre alla salvezza, ciò che si voleva ottenere era l’entusiasmo dell’ambiente e la giornata di oggi, con una società e un pubblico entusiasti, penso che sia la dimostrazione che quest’obiettivo è stato raggiunto. Passando al match, penso che oggi sia emersa più che mai la verità relativa al fatto che l’esperienza può fare la differenza: noi siamo un gruppo che deve giocare sempre ai mille all’ora e oggi, primo caso in cui forse i punti valevano doppio, abbiamo pagato in alcuni tratti un pizzico di inesperienza per partite di questo tipo, a cui invece molti dei nostri avversari erano molto abituati. Ciononostante, il pareggio finale ci fa onore, dimostrando una volta di più che siamo disposti a lottare fino all’ultimo per restare agganciati al treno di testa, attraverso la voglia di essere protagonisti, espressa perfettamente oggi dai subentrati, e la fame di vittorie. È il giusto premio per i ragazzi, che si sono impegnati tanto in settimana, e che non sono stati di certo inferiori agli avversari”.
Sorridente, nonostante il pareggio subito in extremis e in superiorità numerica, anche il tecnico della Pro Settimo & Eureka Sandro Siciliano: “Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, che hanno giocato tutti eccezionalmente, meritando, senza voler togliere nulla ai nostri avversari, di vincere la partita. Una dimostrazione? I tre gol, nati da “infortuni” di singoli, Cacciatore, Gaudio Pucci e Grancitelli, che hanno in parte reso vana la nostra superiorità: fanno parte del gioco, non ne faccio una colpa, ma di certo sono gli episodi a fare la differenza. Detto questo, nulla da eccepire riguardo alla qualità del nostro gruppo, cha ha giocato una grande partita contro una grande squadra: non dimenticandoci di essere una neopromossa, sappiamo comunque di meritare qualcosa di importante e ce la giocheremo fino all’ultimo per la vittoria finale”.
Contento anche Fabricio De Peralta, man of the match con due reti, tra cui quella decisiva al 90’ per il 3-3:
“Sono entusiasta per i due gol, ma anche in parte amareggiato per un risultato che, paradossalmente, ci avrebbe potuto vedere vincitori se solo la partita fosse durata qualche minuto in più. Siamo un grande gruppo, ma sappiamo anche di dover sempre giocare al 100% per centrare un risultato importante: continueremo a farlo in queste ultime nove giornate, ben sapendo che fino all’ottava posizione tutti sono ancora in corsa e che il gioco si farà sempre più duro”.
Carlo Cerutti