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Esteri. La strage al museo di Tunisi, a Torino stasera sit-in davanti a Palazzo Civico | Ancora nessuna notizia di altri due torinesi dispersi

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Ancora in cerca di risposte sulla sorte degli altri due torinesi dispersi, tra cui Antonella Sesino, la città di Torino si stringe attorno alle famiglie delle due vittime e grida il suo “no” al terrorismo in una manifestazione pubblica che si terrà stasera davanti a Palazzo Civico.

 

Intanto da più parti arrivano le reazioni ai tragici fatti di Tunisi. Qui di seguito un elenco di quelle politiche:

 

Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale : “Il dolore per le vittime del feroce attentato a Tunisi si mescola all’angoscia per la sorte della torinese che ancora risulta dispersa a seguito dell’attacco terroristico. Esprimo la mia più sincera vicinanza alle famiglie dei nostri corregionali deceduti, colpite da una tragedia che non trova giustificazioni e che ci inchioda a una realtà cui non vogliamo e non dobbiamo abituarci. Lo stesso segretario generale dell’Onu, nell’incontro di stamani a Palazzo Reale, ha confermato che il seminario dell’organizzazione internazionale in corso a Torino si occuperà largamente di come affrontare l’emergenza terroristica. Più che mai in questi momenti dobbiamo essere uniti nell’affermare una ferma condanna alla violenza, per questo stasera parteciperò al sit in organizzato dal sindaco Fassino davanti a Palazzo civico”.

 

Il PD di San Mauro Torinese, scrive: “Esprimiamo vivo sgomento per gli avvenimenti che hanno colpito oggi la città di Tunisi e siamo particolarmente vicini alla famiglia della nostra concittadina coinvolta Antonella. Seguiamo con preoccupazione l’evolversi gli sviluppi della situazione che giungono da Tunisi”.

 

Accogliendo le indicazioni dell’Anci e del Sindaco di Torino Piero Fassino, il Comune di Bra si unisce alla manifestazione di solidarietà alle vittime dell’attentato di Tunisi ed esprime il proprio netto rifiuto al terrorismo. In merito, il Sindaco Bruna Sibille convoca un incontro per oggi pomeriggio, alle  17.30 in Sala Consiglio, al Palazzo Comunale – piazza Caduti per la Libertà 14.

 

La Segreteria Provinciale di SEL Torino ribadisce: “Rispondiamo  all’appello del Sindaco della città di Torino con la nostra presenza alla manifestazione di questa sera. L’attentato compiuto a Tunisi  rappresenta un ulteriore atto vile, barbaro e inconcepibile nei confronti di persone inermi, tanto più barbaro nel colpire il cuore della città e un luogo fortemente simbolico per la democrazia e la cultura del mondo arabo. SEL scenderà  in piazza a fianco dei cittadini e di tutte le forze democratiche per esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime e per ribadire l’impegno collettivo alla lotta contro il terrorismo, la violenza e il fanatismo“.

 

Il parlamentare europeo Daniele Viotti non potrà essere presente questa sera alla manifestazione della città di Torino contro il terrorismo perché a Kiev in missione per conto del Parlamento. Questa la sua dichiarazione sui fatti accaduti in Tunisia:

Questa sera alle 20.30 sarò con la mia Torino. Non fisicamente perché ancora in missione diplomatica a Kiev, ma con il cuore e la testa.  Sarò vicino alle vittime di questo atto terroristico e a quanti vorranno far sentire con la loro presenza come i principi di libertà, democrazia e tolleranza siano centrali per il nostro Paese. Qualche anno fa durante un viaggio in Tunisia, dopo la rivoluzione, ho potuto notare quanto il popolo tunisino sia fiero della propria laicità. L’Europa non può sottovalutare il rischio di un’escalation del terrore. Le manifestazioni vanno sostenute con azioni dirette che aiutino i governi a eliminare le condizioni sociali ed economiche che favoriscono il reclutamento di persone da parte di organizzazioni terroristiche.  Come ricordava Malala “tutti ci rendiamo conto dell’importanza della luce quando ci troviamo al buio e tutti ci rendiamo conto dell’importanza della voce quando c’è il silenzio”. Non dimentichiamolo.  La Tunisia è l’unico esempio di tutto il Maghreb di una rivoluzione riuscita, ma l’attenzione va tenuta alta“.

 

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