Tragedia a Cesana, l’appello dell’Uncem | Evitare fuoripista e prestare massima attenzione alle indicazioni degli esperti e delle associazioni

0
388

Profondo cordoglio dell’Uncem per le persone che hanno perso la vita travolte da una slavina oggi a Cesana Torinese. Un bilancio gravissimo – che ci auguriamo non si complichi – in un anno funestato da molti, troppi, incidenti, causati da un improvvido rapporto con la montagna, unito probabilmente a una sottovalutazione dei rischi.

 

Questi sono i mesi più difficili nei quali le piste sono ancora molto affollate, mentre fare fuoripista comporta dei rischi altissimi legati all’andamento delle temperature nel corso della giornata e allo stato del manto nevoso.

 

Non spetta certamente a Uncem attribuire responsabilità, neppure dopo questo ennesimo incidente, ma lo ripetiamo anni: la montagna non è un parco giochi, non è l’appendice ludica della città, non va sottovalutata per conformazione, necessità, rischi, condizioni. Tutti sappiamo benissimo che l’economia della neve, in molti distretti alpini della nostra regione, è fondamentale, è la principale fonte di reddito per quei Comuni, ha numeri che sfidano la crisi, in crescita.

 

Le disgrazie sono molto legate al rischio umano – spesso sottovalutato, non ascoltando le indicazioni e le restrizioni di enti, associazioni, esperti dei territori – ma anche a un uso improprio e non sempre opportuno di diversi mezzi tecnici il cui impiego dovrà essere opportunamente normato e rianalizzato alla luce di queste tragedie. Sull’eliski il dibattito tra favorevoli e contrari prosegue da diversi anni, è stato condotto anche di fronte alla giustizia amministrativa (con ricorsi e controricorsi sulle leggi); vi è inoltre uno stato diverso di uso nelle regioni italiane. Anche la situazione normativa – ogni regione ha le proprie indicazioni e possibilità – ci fa dire che serve un’armonizzazione nelle politiche per la montagna – sul fronte economico, istituzionale, ludico-sportivo – a livello nazionale, intellettualmente onesto e collegato a quanto avviene in Europa lungo tutto l’arco alpino.