In Piemonte il vino vale 2 miliardi di euro | Il viceministro Olivero: “Successo non figlio del caso”

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Seicentomila bottiglie stappate, centocinquantamila visitatori, il Piemonte presente con 600 espositori sui 4200 presenti: e molti della provincia di Cuneo. Sono alcuni dei numeri di Vinitaly: la vetrina per eccellenza del vino italiano svoltasi a Verona.

La manifestazione di quest’anno – afferma il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero – ha espresso, ancora di più rispetto a quelle precedenti, la grande voglia di internazionalizzazione del nostro Paese che vede nel vino uno degli elementi di massima qualità legata all’innovazione, con imprenditori determinati e capaci”.

 

In questo contesto, il Piemonte esporta in tutto il mondo una bottiglia sulle cinque commercializzate all’estero dall’Italia: un 20% della quota nazionale che ha un controvalore di un miliardo e 50 milioni di euro. Ma, complessivamente, il settore vitivinicolo regionale vale 2 miliardi di euro.
Il successo dei vini piemontesi – conclude Olivero – non è figlio del caso, ma di un territorio capace di innovazione che ha raggiunto un livello qualitativo di eccellenza. Questo impegno dei vignaioli, il riconoscimento Unesco per i territori Langhe-Roero e Monferrato e il legame a doppio nodo tra produzione e paesaggi vitivinicoli, rappresentano una strategia vincente. Dal punto di vista promozionale giocheremo la carta dell’emozione che un’area così ricca di qualità sa evocare agli occhi del mondo”.