Uncem verso il congresso regionale, sabato 11 a Torino | Le unioni montane livello fondamentale per sviluppo e servizi

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La montagna piemontese, con il sistema di 553 Comuni e 41 Unioni montane, rilancia obiettivi e sfide per i prossimi cinque anni.

 

Sabato 11 aprile si terrà infatti a Torino, presso il Centro congressi dell’Hotel Fortino, il Congresso regionale dell’Uncem, l’Unione dei Comuni e degli Enti montani. La giornata di lavoro – aperta a tutti gli Amministratori locali, a Consiglieri regionali, Parlamentari, professionisti, studenti, rappresentanti delle imprese, sindacati – permetterà di evidenziare la necessità di una nuova politica regionale e nazionale per le aree montante, in vista anche del Congresso nazionale dell’Uncem dal titolo “Scommessa montagna, da prospettiva a realtà. Il rilancio delle Terre Alte”, che si terrà a Torino l’8 e il 9 maggio.

 

Le Unioni montane, eredi delle Comunità, sono il fulcro di nuove opportunità di sviluppo per Alpi e Appennini; la frammentazione del sistema (da 22 Comunità sono nate 41 Unioni che potrebbero lievitare a 50) è piena di rischi, se non vi saranno chiari indirizzi, formazione del personale politico e tecnico, positivo uso delle risorse europee (per la montagna almeno 200 milioni di euro dai Por, nei prossimi sette anni), delle risorse regionali (il fondo montagna sarà di 12 milioni per il 2015), dei fondi per la tutela delle fonti idriche e per la tutela del dissesto idrogeologico. Risorse che il territorio dovrà utilizzare con investimenti capaci di creare posti di lavoro e servizi. Un binomio necessario per le Terre Alte.

 

Sviluppo e servizi, dalla scuola ai trasporti alla sanità, i temi al centro del Congresso dell’11 aprile. Non senza un richiamo alla necessità di bloccare la spirale di tagli nazionali agli Enti locali: i Comuni continuano a pagare, con riduzioni dei trasferimenti insostenibili. E agli occhi degli Amministratori – che lavorano molto spesso gratis, impegnando tempo e fatica, con enormi responsabilità – sembra oggi distante una politica seria e concreta per il sistema di enti locali, anima del Paese.

 

Il Congresso Uncem ribadirà le necessità degli Enti, degli Amministratori, di chi vive e opera nelle Terre Alte. Basta tagli, più investimenti, meno burocrazia, più politiche per la montagna. Il tema della governance – l’organizzazione del sistema con le Unioni – si intreccerà con le opportunità alle quali tantissimi Comuni con Uncem stanno lavorando: lo sviluppo della green economy e delle rinnovabili, il coworking, il recupero del patrimonio edilizio dismesso, i nuovi modelli di comunicazione e l’agenda digitale, la nascita di zone a fiscalità di vantaggio, i modelli di trasporto a chiamata, i nuovi poli di servizi assistenziali e per le emergenze sanitarie, l’organizzazione del turismo invernale ed estivo capace di incontrare nuovi mercati e possibilità, l’e-commerce per l’agroalimentare e l’artigianato, l’agricoltura multifunzionale, i centri di ricerca e formazione, l’interazione delle Unioni montane con i Gal e con i Bim. Fronti importanti, dai quali possono derivare progetti legati alla crescita economica delle vallate e dei territori alpini e appenninici. Senza dimenticare il dibattito sulle politiche europee, con la nascente Strategia macroregionale alpina e l’Euroregione Alpi-Mediterraneo.

 

E neppure quelle nazionali: la legge Delrio che ha rivoluzionato l’assetto di Province e Comuni dovrà essere al più presto rivista e, con il decreto sulla Pubblica amministrazione, dovrà incentivare le Unioni e le gestioni associate dei servizi, premiarle, garantirne l’operatività, aiutare i piccoli Comuni a lavorare insieme, mantenendo autonomia, tradizioni, storia, progettualità. Un percorso difficile, pieno di ostacoli, che Francia e Germania hanno già fatto. Per l’Italia è evidente che l’attuale quadro normativo deve essere migliorato.

 

Di questi temi si parlerà sabato 11 a Torino, dalle 9 alle 17. Al Congresso Uncem interverranno il presidente Lido Riba, il Viceministro Andrea Olivero, l’Eurodeputato Mercedes Bresso, gli Assessori regionali Alberto Valmaggia, Giorgio Ferrero, Aldo Reschigna, i Consiglieri regionali Gian Luca Vignale, Alessandro Benvenuto, Francesca Frediani e Antonio Ferrentino, il Vicesindaco della Città metropolitana Alberto Avetta, i Deputati Mino Taricco ed Enrico Borghi. Spazio al dibattito e agli adempimenti congressuali, con l’elezione degli organi della Delegazione, dei Consiglieri nazionali e dei Delegati al Congresso nazionale di Torino.