«Semplicità, chiarezza e buon senso. Questo chiediamo alla Politica, ma purtroppo ci troviamo ogni giorno a batterci contro un pesante e costoso apparato burocratico e contro l’assurdità e incoerenza di norme e leggi».
Non usa giri di parole Enrico Molineri, presidente provinciale del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Cuneo, per descrivere il senso di impotenza delle piccole e medie imprese che, soprattutto in questo periodo, devono scontrarsi non solo con gli effetti della crisi, ma anche con tutta una serie di normative che spesso risultano di difficile interpretazione o, peggio, sulle quali non si riesce a fare chiarezza nei confronti del comparto e dell’opinione pubblica.
«Un esempio emblematico – spiega Molineri – è il recente “ddl Concorrenza”, approvato il 20 febbraio scorso dal Consiglio dei Ministri. Grande è stato l’impegno della Confartigianato, ad ogni livello, sia nella fase di lobby precedente all’approvazione, sia nella successiva fase che si è resa necessaria a causa di alcuni contenuti palesemente lesivi dei diritti delle imprese e dei consumatori».
«In effetti – prosegue Molineri – se da un lato, grazie al deciso intervento dell’Associazione, nel ddl non figurano, per esempio, le norme che avrebbero modificato la disciplina dell’attività di acconciatore, come previsto nelle prime bozze del provvedimento, permettendo una maggior tutela delle elevate professionalità e competenze richieste agli operatori del settore, in altri ambiti ci troviamo ad affrontare situazioni che minano gravemente interi comparti».
Il riferimento più immediato è quello alle norme che coinvolgono la RC Auto, che rischiano di mettere in ginocchio migliaia di carrozzerie.
L’Associazione, come noto, sta conducendo una forte battaglia per tutelare sia le imprese che la libertà di scelta del consumatore. Con l’approvazione definitiva del ddl, infatti, si prospetterebbe la riparazione in forma specifica presso le carrozzerie convenzionate: un danno non solo per le carrozzerie indipendenti, ma anche per gli stessi automobilisti.
«Vogliamo garantire ai consumatori – aggiungono Gianfranco Milanesio, vice presidente del Movimento Giovani e titolare di una carrozzeria a Bra, e Simone Mellano, carrozziere a Villanova, vice-delegato del Movimento Giovani per la Zona di Mondovì – il diritto di rivolgersi presso il carrozziere di fiducia, assicurare libertà di concorrenza nel mercato, tutelare la qualità delle riparazioni e la sicurezza della circolazione stradale. Ma non solo. Ci piacerebbe far capire come questo sia solo uno degli aspetti legati alle possibili novità introdotte dal ddl. In effetti, sarebbero coinvolti tutti gli ambiti assicurativi, e si potrebbe anche venire a creare una situazione nella quale sarebbero le Compagnie di Assicurazione ad individuare ed indicare il medico, la struttura medico/ospedaliera oppure il legale al quale rivolgersi».
Confartigianato intende sottolineare non solo le ricadute sulle imprese e sull’indotto che il provvedimento sull’RC Auto porterebbe, ma più in generale la poca trasparenza con la quale si sta affrontando la situazione.
«Risulta difficile, quasi imbarazzante, – conclude Molineri – affrontare un provvedimento che presenta contemporaneamente aspetti positivi, potenzialmente critici e certamente dannosi. Il mondo reale, quello in cui ogni giorno gli imprenditori si rimboccano le maniche per produrre reddito e occupazione, non è un gioco e i decisori Politici devono smetterla con questo “opificio di leggi” che appesantiscono le nostre attività. Le Politica deve voltare pagina e, con coscienza e responsabilità, coinvolgendo ai tavoli tecnici e consultivi tutti i soggetti di volta in volta interessati, intraprendere una gestione più lineare della “cosa pubblica” italiana».