Il periodo delle festività pasquali ha visto il consueto incremento dei servizi della Polizia Ferroviaria nelle stazioni principali e a bordo treno, in relazione al maggior afflusso di viaggiatori e di turisti.
Il Compartimento di Polizia Ferroviaria ha impiegato nell’ultima settimana, complessivamente per le regioni Piemonte e Valle d’Aosta, oltre 267 pattuglie appiedate in stazione, 34 pattuglie automontate lungo tratta e 79 servizi a bordo treno, comprese le tratte internazionali verso la Francia, assicurando la propria presenza su oltre 200 convogli ferroviari. Ha predisposto 30 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali ferroviari che a bordo treno, nonché servizi preventivi di bonifica anche con l’impiego del Reparto Mobile e di unità cinofile della Questura di Torino negli scali torinesi, nei giorni interessati al maggior flusso di viaggiatori.
Grazie a tale dispositivo, la Specialità ha tratto in arresto e indagato in stato di libertà rispettivamente 1 e 17 persone, di cui 11 straniere, procedendo complessivamente al controllo ed identificazione di 2029 persone, di cui 739 stranieri, mentre ha sanzionato 22 persone per violazione del Regolamento di Polizia ferroviaria, per lo più per aver attraversato i binari.
In particolare sono stati intensificati i controlli alla stazione di Lingotto, in cui è stato peraltro sequestrato un camper usato come base logistica da un nucleo familiare rom ed alla stazione di Carmagnola, in cui è stata denunciata una ragazza rom diciottenne domiciliata nel campo nomadi di via Germagnano, già ampiamente nota alle forze dell’ordine perché autrice di analoghi fatti di reato durante la minore età. La giovane si è resa responsabile della sottrazione del telefono cellulare ad una passeggera a bordo di un treno proveniente dal cuneese, distraendola con la solita tecnica del “cartone” appoggiato sulle gambe della malcapitata.
A Bra personale del Posto di Polizia Ferroviaria ha denunciato un cittadino italiano del 1971 ed un cittadino polacco del 1990, sfd, per occupazione abusiva della sede ferroviaria, sotto il cavalcavia di Alba, con successivo sgombero di tende e masserizie a cura degli enti competenti