Eccellenza: Olmo-Pro Dronero è 0-0 nella noia! | Olmensi salvi e festosi, draghi spenti e fuori dai playoff

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Festa Olmo, amarezza Pro Dronero. Questo, in una sentenza, l’esito dello 0-0 con cui le due squadre hanno chiuso la propria stagione: gioiscono gli olmensi, salvi, mentre gli ospiti rimpiangono una delle peggiori prestazioni stagionali, abbandonando la speranza di accedere ai playoff.

 

Poca luce, tanta ombra
Che il peso della sfida fosse significativo, era evidente, ma era altresì vero che per entrambe le squadre, almeno al fischio d’inizio sarebbe stato più importante vincere che non addormentare la gara. A dire il vero, chi si sarebbe anche accontentato sin da subito del “punticino” era l’Olmo, certo che con 39 punti la salvezza fosse in cassaforte. Per i draghi, invece, contava solo vincere, per scacciare la crisi di fine anno e per assicurarsi i playoff. Questi i presupposti, ma la realtà è completamente diversa e racconta di un match aperto paradossalmente con foga dall’ottima verve di casa. Dopo un destro di Dutto respinto da Campana ed una staffilata a lato di Isoardi, infatti, è la coppia d’attacco olmense Balsamo-Ligotti a creare le più nitide palle gol della prima frazione. Clamoroso è l’errore del primo, che a tu per tu con Beccacini mette a lato con il mancino, mentre il secondo è bravo a rientrare da sinistra verso il centro, calciando con il destro, su cui è provvidenziale l’intervento in tuffo di Beccacini. Da lì in poi, il vuoto totale, con una “Pro” certamente più pimpante ma per nulla pericolosa, sospinta dalle cavalcate di Colaianni (entrato dopo 7’ al posto dell’infortunato Porcaro, con Luca Isoardi scalato a fare il terzino sinistro), che mette in seria difficoltà il coetaneo Colombero. Si vola così al duplice fischio, con poche luci e tante ombre.

 

E il bel gioco?
Già, il bel gioco. Forse non lo si poteva chiedere a questo punto della stagione, quando conta solo il risultato, ma sicuramente qualche emozione in più ce la si sarebbe potuta aspettare. La seconda frazione, infatti, vive sulla falsa riga della prima, segnata essenzialmente da tre soli brividi corsi dalla retroguardia dronerese: prima un sinistro alto di Ligotti da buona posizione; poi un ottimo intervento di Beccacini su Sciatti, che divora col destro un rigore in movimento; infine, un destro al volo alto di pochissimo dell’ottimo neoentrato Dalmasso. Per il resto, poco nulla, con l’Olmo che fa melina, convincendosi attorno al 20’ che un pari si possa strappare senza troppe apprensioni ed una Pro Dronero per nulla in partita, soprattutto con i suoi uomini di riferimento, Galfrè, Dutto, Isoardi e Brondino, distanti anni luce dalla migliore condizione psicofisica di qualche tempo fa (si pensi alla partita vinta 7-1 con il Corneliano Roero, tanto per fare un esempio). Senza troppe apprensioni (si conta solo più un tiro di Colaianni da fuori, respinto da Campana) le due squadre arrivano al triplice fischio, che sancisce la salvezza definitiva dell’Olmo, che evita rispetto allo scorso anno il fastidio dei playout. Due le note significative da segnalare. Per quanto riguarda la Pro Dronero, l’ottima prova dei due giovani Zongo, perfetto in mediana, e Beccacini (dopo le critiche dei giorni passati, una prestazione di grande carattere), aspetti positivi nel giorno della sfortunata uscita dalla corsa playoff in virtù del bilancio negativo negli scontri diretti con l’Albese e dei dieci punti di ritardo sul Casale secondo. In casa Olmo, invece, si accettino i complimenti di dovere a Pierangelo Calandra, esonerato e richiamato sulla “sua” panchina e bravissimo nel tenere saldo il gruppo, conducendolo alla salvezza addirittura con meno apprensioni dello scorso anno.

 

Olmo-Pro Dronero 0-0

 

Olmo (4-3-1-2): Campana; Colombero, Manfredi, Mosè Pepino, Bianco; Lerda, Sciatti, Nicolino; Oggero, Ligotti, Balsamo. Allenatore: Pierangelo Calandra.
Pro Dronero (4-3-3): Beccacini; Franco, Pomero, Monge, Porcaro; Zongo, Brondino, Galfrè; Luca Isoardi, Davide Isoardi, Dutto. Allenatore: Antonio Caridi.

 

Arbitro: Sig. Franco di Cuneo
Assistenti: Milanesio e Songia, entrambi di Bra
Ammoniti: Franco (P), Colombero (O), Nicolino (O)

 

Carlo Cerutti