Nel I trimestre del 2015, che tradizionalmente consegna un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di commercio, in provincia di Cuneo il saldo si attesta infatti a -375 unità. La necessaria premessa è che l’interpretazione dei dati del primo trimestre deve considerare come questo periodo dell’anno, statisticamente, presenti con una certa regolarità saldi negativi.
Ciò a causa del concentrarsi a fine anno di un numero elevato di cessazioni di attività, il cui riflesso si registra negli archivi camerali nelle prime settimane del nuovo anno.
Il bilancio cuneese tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita pari al -0,54% (era -1,00% nel I trimestre 2014), migliore rispetto a quello registrato a livello complessivo regionale (-0,62%), ma peggiore rispetto al dato medio nazionale (-0,31%).
Le sedi di impresa registrate a fine marzo 2015 presso il registro delle imprese della Camera di commercio di Cuneo ammontano a 69.660, che raggiungono le 83.026 imprese se si considerano le unità locali.
“La dinamica manifestata dal tessuto imprenditoriale provinciale nel I trimestre 2015 riflette le difficoltà che il nostro sistema economico sta ancora scontando – commenta Ferruccio Dardanello, presidente dell’ente camerale cuneese -. Il forte ridimensionamento del saldo negativo registrato nei primi tre mesi dell’anno, -375 imprese rispetto alle -722 del 2014, evidenzia l’urgente necessità del nostro sistema produttivo di azioni e misure efficaci che restituiscano fiducia agli operatori e consentano di innescare un nuovo percorso di crescita”.
Le criticità maggiori hanno riguardato ancora una volta le imprese individuali e i settori delle costruzioni e del commercio, mentre segnali più convincenti provengono dalle imprese più strutturate e dal settore dei servizi.