Il MoVimento Cinque Stelle di Bra invita alla riflessione sui lavori in Piazza Garibaldi con la seguente nota: “È notizia fresca che sia ritornata la tranquillità nei rapporti tra i commercianti di Corso Garibaldi e la Giunta Comunale, ma le dichiarazioni dell’ass.re Messa sono sorprendenti”.
“Dunque, – continua la nota – i rappresentanti della Giunta nei mesi scorsi incontrano gli esercenti e illustrano un piano dei lavori, piano che viene disatteso e i commercianti, non vedendolo rispettato, si sentono giustamente presi in giro. Le parole dell’ass.re Messa dopo la pace: <La ditta appaltatrice è partita decisa su tutta la lunghezza della strada, superando un po’ l’approccio “modulare” che noi avevamo invece pensato>.”
“Ora, a parte la metafora marxiana, nel senso dei fratelli, per affermare che la ditta appaltatrice abbia fatto di testa propria, sarebbe interessante capire quale delle due alternative prospettate dall’ass.re siano vere: l’amministrazione pianifica e si espone su questo piano, ma la ditta fa cosa vuole, oppure l’amministrazione ha cambiato pianificazione senza avvisare gli esercenti e ora fa cucù dietro a un esilarante “è partita decisa”, un po’ come se si parlasse di corsa campestre e non di lavori pubblici.
Per l’esecuzione dei lavori il modo di procedere a tratti prospettato agli esercenti è sicuramente meno efficiente che non l’attuale, ma la gestione del committente, ovvero l’amministrazione, dov’è?
Un altro punto critico è la segnalazione del senso unico di corso Garibaldi, bisogna infatti arrivare fino al bivio con via San Giovanni Battista per scoprire che non si può transitare, caricando in modo inappropriato del traffico su via San Giovanni Battista e via Mendicità; i residenti hanno visto anche degli automezzi e un autobus sull’area pedonale di corso Cottolengo cercare una via percorribile. Sarebbe a nostro avviso necessario, se nel frattempo non fosse ancora stato fatto, dare una segnalazione preventiva in corrispondenza delle rotonde di piazza XX Settembre e su strada Montenero in modo che i non residenti non si equivochino e evitino cercare vie di fuga improbabili quando si ritrovano il cantiere davanti”.