E’ una fresca mattina primaverile quella che accoglie i 170 corridori venuti qui non solo per correre ma anche per tenere vivo il ricordo di un nostro amico, uno che fino a meno di un anno fa correva insieme a noi e che un destino crudele ha portato via all’affetto dei suoi cari. Oggi i suoi ex compagni di squadra del Team Bike Pancalieri Cicli Carpinello, intendono ricordarlo dedicandogli una corsa, il 1° Memorial Giorgio Grandis.
E’ una corsa in linea, come ormai ce ne sono poche che, partendo da Piobesi, paese di residenza di Giorgio, si avventura sulle stradine dell’alto pinerolese per poi fare ritorno a Piobesi dopo avere affrontato qualche brevissima asperità, con 90 km nelle gambe. Corsa quasi piatta ma ricca d’insidie che un venticello bizzarro renderà ancora più ostica. Tutto il paese è impegnato per questa manifestazione. I volontari della Pro Loco portano le transenne e offrono un servizio di scorta indispensabile, nei pressi del traguardo, mantenendo completamente sgombra da auto, la sede stradale. Altri presidiano le rotonde negli ultimi chilometri, e oggi ce ne sono proprio tante. Ci sono anche la moglie e la figlia del compianto Giorgio,che si fanno in quattro affinché la festa dedicata al loro congiunto riesca nel migliore dei modi.
Alle 9,30 si parte dalla Bocciofila in direzione di Castagnole. Si va ad andatura turistica per 6 km fino a superare il paese confinante e poi, le due fasce d’età, separate di qualche minuto, prendono il via definitivo per i restanti 84 km.
La prima partenza, con 71 concorrenti delle categorie debuttanti, junior, senior e veterani, già impazienti nel tratto turistico, schizzano via con il sale sulla coda. La velocità è alta e, per un po’, i diversi tentativi d’evasione che si sviluppano, non danno nessun risultato. Dopo 25 chilometri di corsa, nei falsipiani che da Cardè conducono a Barge, evadono, Davide Carlini, Luca Zavattero e Omar Villa. I tre battistrada sono raggiunti, dopo 5 km da Marco Domenino. La fuga prosegue per altri 5 km poi, sullo strappo di Barge, Zavattero e Villa perdono terreno e sono riassorbiti dal gruppo.
L’avventura di Carlini e Domenino dura ancora qualche chilometro ma anche per loro, all’entrata in Garzigliana, la fuga finisce. Ora il gruppo è nuovamente compatto e la strada scende leggermente permettendo di sviluppare altissime velocità che interdicono i tentativi di evasione.
Quando la strada torna in piano, qualcuno ci riprova. E’ il caso di Girardi e Dall’Osto, evasi ai meno 10 e ripresi quasi subito dall’inseguimento caparbio del gruppo, con in testa Bonello. L’ultimo tentativo è operato, a 2 km dall’arrivo, dai veterani Finotto, Enrieu e dallo junior Casale. Il ritmo è altissimo e i tre battistrada stentano a mantenere il vantaggio. Finotto si lascia sfilare, sperando di riuscire ancora a fare una buona volata. Gli altri due invece sono ripresi ai 600 metri, dal plotone lanciatissimo, con la evidentissima macchia arancione dei Ciadit che tirano la volata per il loro velocissimo compagno, Walter Pacchiardo, che non delude le aspettative e, ai 200 metri balza in testa e lascia gli avversari a contendersi la seconda posizione. Il traguardo di Piobesi vede passare Pacchiardo braccia al cielo, alla media di 42,860 km/h. Dietro di lui, lo sprint è questione tra Turco (1° veterano), Lenza e Michielon, arrivati nell’ordine. In quinta posizione si classifica Desco, seguito dai veterani Finotto, che è riuscito comunque a fare un bello sprint, Ferracin e Cazzadore, poi ancora Allamando, Carlini, Zavattero, Mostaccioli, Maestrini, Bosio e Siciliano.
La seconda fascia, costituita da 95 atleti sopra i 48 anni, segue lo stesso copione di quella che la precede: all’inizio molti tentativi ma nessuno risolutivo.
Nei pressi di Barge ci sono quattro fuggitivi, tra i quali Grappeja. Nell’affrontare l’unico strappo di giornata, Grappeja rimane solo al comando mentre da dietro evadono Bosticco, Ostorero e Marenco. Anche Adriano Bungaro prova ad agganciarsi ma il suo tentativo è vano. In testa, raggiunto Grappeja si forma un quartetto ben assortito che prosegue nel suo tentativo di fuga per oltre 15 km, prima di essere nuovamente raggiunti.
Quando mancano 8 km al traguardo, scappa l’sgA Longo. Il fossanese è presto raggiunto da Gaule poi, dopo altri 2 km si aggancia anche Marenco e per ultimo Alberici.
Il vantaggio è ridottissimo ma i quattro battistrada vanno d’amore e d’accordo fino agli ultimi 500 metri e mantengono il vantaggio, poi iniziano a studiarsi. Ai 250 metri, Marco Marenco rompe gli indugi e sorprende tutti con uno scatto che crea scompiglio. Longo reagisce quasi subito ma, sebbene Marenco nelle ultime decine di metri accusi la fatica e tutto il carico della corsa, Longo lo avvicina ma non riesce a superarlo. La vittoria è di Marco Marenco ed è anche di tutto il team Pancalieri che esulta per avere ricordato al meglio l’amico Giorgio Grandis. L’sgA Luciano Longo è a mezza bici dal vincitore, seguito da Franco Gaule e dall’altro sgA Antonio Alberici.
A soli 5” irrompe lo sprint regale di Luigi Mantino (3° sgA) che si piazza davanti ad Ostorero, Bosticco, Capellino, Marletta, Nigro, Albiero (1° sgB), Giochin, Pitiddu, (2° sgB), Benissone, Pautasso, Bertolotto, Lorenzoni e il resto del gruppo, frazionato da una caduta, fortunatamente risolta solo con qualche sbucciatura. Media del vincitore: 41,647 km/h.
Facciamo ritorno alla Bocciofila, dove le signore del team Bike Pancalieri sono già pronte con un rinfresco che toglie le fatiche, mentre i giudici di gara sono lesti a pubblicare le classifiche.
La premiazione inizia con un commosso ricordo di Giorgio Grandis da parte del Presidente del Team Bike Pancalieri, signor Aghemo, che offre un mazzo di fiori alla vedova, applaudito dal numeroso pubblico presente. Si passa poi a premiare con mazzi di fiori e cesti di prodotti alimentari e borse, i corridori che maggiormente si sono distinti nella corsa. I due podi assoluti e quelli delle varie categorie, naturalmente immortalati da fotocamere e telefonini.
Si spendono doverose parole per evidenziare il difficile lavoro necessario a organizzare una manifestazione così impegnativa su un unico giro ricco, di intersezioni, rotonde e deviazioni nel quale è stato necessario impiegare tantissimo personale a piedi e motorizzato, con il principale scopo di trascorrere in assoluta sicurezza una bella festa di sport.
Salutiamo infine gli amici organizzatori e ci trasferiamo, mente e corpo a Bra, dove domenica prossima, 3 maggio, si svolgerà la Gran Fondo Internazionale BraBra.
Le foto della corsa e della premiazione finale sono consultabili cliccando sul seguente collegamento:
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Valerio Zuliani