Gli chef israeliani Maoz Alonim e Itai Hargil del ristorante “HaBasta” di Tel Aviv alle Tavole Accademiche dell’UNISG di Pollenzo.
Il ristorante “Habasta” è stato aperto nel 2007 nel cuore dello Shuk Ha-Karmel, ovvero il mercato di Karmel a Tel Aviv, dallo chef Itai Hargil e dallo chef-sommelier Maoz Alonim. Nel corso degli ultimi otto anni i due chef si sono distinti per aver proposto una cucina locale, legata ai prodotti del mercato e con un menù che varia quotidianamente, sempre con particolare attenzione ai piatti chiave della tradizione israeliana. Nel 2012, l’HaBasta è stato segnalato come uno dei 101 migliori posti dove mangiare in Africa e nel Medio Oriente dalla rivista americana Newsweek: http://www.newsweek.com/101-best-places-eat-africa-mideast-64471).
In occasione della settimana alle Tavole Accademiche dell’UNISG, Maoz e Itai presentano la loro cucina che ha ovviamente, oltre alle radici israeliane, influenze palestinesi e della Galilea, così come accenni ai sapori dell’Europa Orientale, dove affondano le radici familiari dei due chef.
Tra i piatti che saranno serviti alle Tavole Accademiche: “msabaha” di tupinambour (la msabahha classica è un piatto a base di ceci interi e in purea servito caldo), sedano rapa con formaggio di capra, cavolfiore con tahini e salsa rossa piccante, “laban emo” (uno stufato cotto nello yogurt), knafeh (dolce preparato con pasta kadaif e formaggio bianco arricchito con sciroppo di rose), il Jerusalem mix (varie frattaglie servite in diversi tipi di pitta), insalata russa con pesce, shawarma di maiale, shushbarak (una sorta di panzerotti ripieni di origine persiana).
Inoltre mercoledì 13 maggio, gli chef di HaBasta prepareranno una cena speciale aperta al pubblico esterno all’UNISG, con un menù d’eccezione, accompagnato dai vini dei fratelli Giacosa di Neive, che prevede tra i vari piatti la kubania, una sorta di tartare di origine araba (piccole polpette di carne cruda e bulgur), burek di granchio, differenti tipi di halva (tipico dolce mediorientale a base di pasta di sesamo, simile ad un torrone morbido, arricchito con altri componenti come pistacchio, vaniglia, semolino ecc) e malabi (budino di latte al profumo di acqua di fiori).
Per prenotazioni della cena del 13 maggio: 0172/458302 – ristorante@unisg.it