Sono stati 105 i sindaci partecipanti alla prima Assemblea della nuova Provincia chiamata ad approvare lo statuto e il regolamento sul funzionamento dell’assemblea stessa, secondo quanto previsto dalla legge Delrio.
I documenti, illustrati dal consigliere provinciale Flavio Manavella, sono stati approvati a larghissima maggioranza (astenuti i sindaci di Boves e Valdieri). Ma la serata, introdotta da due comunicazioni da parte della Rsu della Provincia e di un rappresentante dell’Istituto Storico della Resistenza, è servita anche al presidente Federico Borgna per spiegare ai colleghi sindaci della Granda la situazione finanziaria in cui si trova la Provincia.
Ai sindaci è stata illustrata la drammatica situazione finanziaria della Provincia che quest’anno subirà un taglio ulteriore di 15 milioni di euro per servizi in meno ai cittadini (nel 2016 saranno 30 milioni e nel 2017 saliranno a 45 milioni), soldi delle tasse dei cuneesi che lo Stato preleverà direttamente alla fonte, rendendo insostenibile l’attività della Provincia. Da qui la protesta che si è concretizzata anche in una lettera, illustrata dal vice presidente Mario Riu, da inviare al Governo per sottolineare i problemi finanziari delle Provincia e le incongruità tra i dati forniti dal Ministero e la realtà dei fatti.
Unanime la richiesta di una forte azione di protesta contro il Governo prima che si arrivi a chiudere i servizi essenziali, con scuole senza luce e al freddo, strade non più accessibili per neve o peggio ancora chiuse per frane. Tra le proposte concrete dei sindaci, che saranno perfezionate nei prossimi giorni, quella di sospendere le manifestazioni del prossimo 2 giugno per consegnare in massa le dimissioni al Prefetto e di invitare a Cuneo i vertici del Governo perchè verifichino di persona la situazione.