Venerdì 22 maggio 2015 alle ore 20.30 a Costigliole Saluzzo, presso la sala polivalente “G.Allegra” in via Busca, Sergio Soave terrà un incontro sul tema “La prima guerra mondiale nella storia d’Italia”. La proposta è inserita nel programma delle celebrazioni del 25 aprile che Costigliole ha promosso in stretta collaborazione con la città di Busca.
L’estate del 1914 segnò l’inizio della Prima guerra mondiale, il più grande conflitto mai visto, una carneficina che coinvolse quasi tutti i continenti, gran parte delle Nazioni e dei loro abitanti, cambiandone per sempre il destino. Tante e tali sono state le novità, le implicazioni, le conseguenze di quel conflitto conclusosi nell’autunno 1918 che solo ad un secolo di distanza il mondo sembra uscire dai solchi che produsse.
Quando furono firmati gli armistizi tra i belligeranti, le vittime si contavano a decine di milioni, mentre i sopravvissuti dovettero adattarsi ad un mondo nuovo e fortemente instabile. Crimini e orrori in vasta scala, armi nuove e micidiali, indifferenza per le spaventose perdite militari e civili hanno accomunato quasi tutti i numerosi fronti aperti. L’italia entrò in guerra nel 1915, il 24 maggio. Paese povero e impreparato, si trovò presto in trincea per difendere il proprio territorio.
La disfatta di Caporetto nell’ottobre 1917 fu il momento più difficile, ma la resistenza sulla linea del Piave consentì la riscossa fino alla resa degli austriaci a Vittorio Veneto il 4 novembre. L’entusiasmo per la vittoria durò poco, tanti e tali erano stati i sacrifici imposti al Paese. Un mondo era finito, e la nuova era si presentava assai fosca. Milva Rinaudo, Sindaco del Comune di Costigliole Saluzzo e Presidente dell’Unione Montana Valle Varaita sottolinea come “Grazie all’ars oratoria e alla profonda conoscenza del tema, Sergio Soave, Laurea in Lettere all’Università di Torino, con una importante esperienza politica che va dall’essere stato Sindaco del Comune di Savigliano all’elezione a deputato nel Parlamento Italiano – accompagnerà gli ascoltatori sia nel rivivere i momenti più salienti del percorso bellico, sia – soprattutto – nel comprendere come quegli accadimenti che ci appaiono lontani nel tempo hanno influenzato e influenzano ancora la nostra attuale esistenza.”