In un momento delicato per il calcio tricolore, tra presunte dichiarazioni sessiste ed un nuovo filone di calcioscommesse, anche la provincia di Cuneo si macchia di un altro grave episodio di violenza su un rettangolo di gioco.
La mano del Giudice Sportivo, infatti, ha usato la mano pesante sulla Saviglianese di patron Vincenzo Brisciano per gli episodi controversi al termine di Luserna-Saviglianese, valida per i play out del campionato di Promozione terminata 3-1 in favore dei ragazzi del Presidente Silvio Voglino. Una vera e propria mattanza per i ‘Maghi’.
Sul Comunicato Ufficiale numero 84 della Lega Nazionale Dilettanti Comitato Piemonte Valle d’Aosta si può leggere:
“La società USD SAVIGLIANESE CALCIO, con telegramma spedito il 18/05/2015 e ricevuto il giorno 19, ha preannunciato reclamo avverso lo svolgimento della gara in epigrafe.
Lo stesso deve ritenersi inammissibile in quanto la società ha disatteso il disposto relativo all’abbreviazione dei termini procedurali dinnanzi alla Giustizia Sportiva per le gare di Play-off e Play-out di tutte le categorie (pubblicato in allegato al C.U. nº50 del 15/01/2015): tale delibera statuisce che eventuali reclami devono PERVENIRE o essere depositati presso la sede del Comitato Regionale, in uno con le relative motivazioni, entro le ore 24.00 del giorno successivo alla gara.
Passando alla disamina della gara, dal referto arbitrale si evince che la stessa è stata sospesa al 44º del secondo tempo, con il risultato di TRE reti ad UNA a favore della società Luserna Calcio, a seguito di una gravissima aggressione all’arbitro messa in atto da numerosi giocatori, solo in parte nominalmente identificati, della società Saviglianese.
In particolare ciascuno dei due assistenti arbitrali, i quali meglio hanno potuto seguire lo svolgersi dei fatti, ha inviato a questo Giudice un supplemento molto circostanziato e minuzioso con una dettagliata descrizione degli accadimenti.
Al minuto 43º del secondo tempo l’arbitro provvedeva ad espellere il giocatore LUPINACCI THOMAS della Saviglianese (in precedenza già erano stati espulsi altri due calciatori della stessa società) per un grave fallo di gioco ai danni di un avversario; subito il Lupinacci strattonava il braccio del direttore di gara impedendo la corretta notifica del provvedimento.
Nell’immediatezza poi lo stesso giocatore, assieme ad altri compagni (almeno sei giocatori), attorniava l’arbitro spintonandolo e costringendolo ad indietreggiare di circa dieci metri.
A questo punto l’arbitro, considerando che non esistevano più le condizioni per proseguire l’incontro con la necessaria serenità, ne decretava la sospensione e, al momento del triplice fischio, tutti i giocatori presenti in panchina si precipitavano sul terreno di gioco al fianco dei compagni partecipando alla contestazione verbale e fisica, con spintoni (e non solo) all’arbitro facendolo ulteriormente indietreggiare di altri 30 metri.
Tra i più esagitati all’interno dell’assembramento veniva riconosciuto MONDINO ILARIO che, ad un certo punto, serrava con forza il collo dell’arbitro con entrambe le mani per una decina di secondi, procurandogli fortissimo dolore con conati di vomito e mancanza di respiro. Mentre l’arbitro era immobilizzato, alle sue spalle BOSIO DAVIDE, dopo essersi tolta la maglietta al fine di non essere riconosciuto, lo colpiva con un violento calcio all’altezza delle ginocchia e successivamente gli sferrava numerosi pugni alla schiena.
Veniva altresì riconosciuto TAGLIANI ANDREA, che spintonava con veemenza e ripetutamente l’arbitro facendogli perdere l’equilibrio, nonchè MIRETTI FABIO che, oltre a spintonare l’arbitro offendeva gravemente un assistente che lo invitava a desistere.
Tutto quanto descritto accadeva nel disinteresse generale, in quanto dirigenti e giocatori locali erano impegnati a festeggiare la permanenza nella categoria e solo dopo due minuti intervenivano per tutelare gli ufficiali di gara. Di contro solo il dirigente accompagnatore della Saviglianese signor LISA CARLO si adoperava, dopo qualche minuto, per calmare gli animi, mentre il signor BRISCIANO VINCENZO, nell’occasione allenatore ma altresì presidente della società, offendeva gravemente un assistente arbitrale ed inoltre si dimostrava solidale con i propri tesserati dicendo all’arbitro “tutto questo è solo per colpa tua, te le sei meritate tutte”.
Gli ufficiali di gara, di concerto con i dirigenti locali, richiedevano l’intervento dei carabinieri e di una ambulanza ed in loro attesa restavano sul terreno di gioco con i calciatori del Luserna mentre quelli della Saviglianese rientravano negli spogliatoi.
Una volta giunti i carabinieri,che entravano sul terreno di gioco, la terna veniva accompagnata negli spogliatoi dove le forze dell’ordine provvedevno alla loro identificazione nonchè a quella di alcuni giocatori a loro segnalati.
In seguito arrivava l’ambulanza ed i sanitari provvedevano ad applicare all’arbitro un collare provvisorio e, dopo averlo adagiato sulla barella, lo trasportavano al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Pinerolo.
Qui veniva sottoposto agli esami diagnostici di rito, RX alla colonna cervicale, endoscopia a fibre ottiche: gli si riscontrava “lesioni escoriate della cute del collo, nonchè presenza di ecchimosi a livello aritenoideo di destra”.
Si decideva di trattenerlo in osservazione per la notte al fine di ripetere gli esami il giorno successivo.
Una nuova TAC e la laringoscopia confermavano il decorso positivo e il rientro delle ecchimosi endolaringee.
Veniva dimesso alle ore 15.30 del giorno 18/5 con prognosi di giorni CINQUE e confermata difficoltà di deglutizione per 10/15 giorni (quanto sopra documentato dai referti clinici del pronto soccorso ospedaliero allegati al rapporto arbitrale).
La responsabilità della mancata conclusione della gara deve quindi essere addebitata alla società SAVIGLIANESE, direttamente responsabile del comportamento violento ed incivile, indegno di uno sportivo, posto in essere da propri tesserati nei confronti dell’arbitro”.
Risultato? Ricorso della società di patron Vincenzo Brisciano rigettato ed omologazione del risultato di 3-0 in favore del Luserna. Ma sono le sanzioni nei confronti di giocatori e dirigenti ad essere ancor più clamorosi: sei gare di squalifica a Thomas Lupinacci, quattro a Maximiliano Torres, Fabio Miretti ed Andrea Tagliarini, tre a Ivan Militello e due a Mohamed Sellam.
Ancor più pesante, invece, la scure del Giudice Sportivo su Ilario Mondino che è stato squalificato sino al 30 giugno 2019 (Al momento della sospensione, insieme ad altri compagni, accerchiava l’arbitro spingendolo ed offendendolo. Successivamente lo afferrava per il collo, stringendolo con forza e con ambo le mani, procurandogli senso di soffocamento e conati di vomito oltre ad intenso dolore e determinando il ricovero dello stesso al pronto soccorso ospedaliero) mentre un anno in meno di squalifica è stato inflitto a Davide Bosio (Al momento della sospensione, insieme ad altri compagni, accerchiava l’arbitro spingendolo ed offendendolo. Inoltre, aggrediva alle spalle il direttore di gara colpendolo con un violento calcio all’altezza delle ginocchia e con numerosi pugni alla schiena. Successivamente chiedeva ad un assistente di omettere, nella refertazione, la condotta da lui tenuta nei confronti dell’arbitro).
I 600 euro di multa alla società, dunque, passano in secondo piano in attesa di un’eventuale contro ricorso dei ‘Maghi’.