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Una festa bellissima ed unica, forse, nel suo genere. La Rimpatriata A.C. Boves che si è svolta sabato 23 maggio ha costituito un ponte tra passato, presente e futuro del calcio bovesano, in un´atmosfera da grande famiglia riunita per un evento storico. Con il supporto di un cielo velato, per fortuna senza pioggia, il ritrovo al “Renato Boggione” ha visto riunirsi oltre un centinaio di amici, ex giocatori, dirigenti nonchè allenatori (ben otto quelli presenti che hanno guidato la Prima squadra) per presenziare alla Santa Messa recitata da Don Gianni Ribero, in cui si è esibito il giovane tenore Diego Giordana, al cui termine il Sindaco di Boves, Avv. Maurizio Paoletti, ha portato i saluti suoi e dell´amministrazione comunale.
Un Gian Cerato infaticabile ha scattato dall´alto la foto ricordo di tutti i partecipanti, tra cui l´attuale Prima squadra del Boves MdG al completo ed in divisa societaria. La cena al ristorante “Politano” di Fontanelle è stata memorabile tra musica dal vivo, aneddoti e premiazioni. Uno scatenato Mario Piccioni ha ricordato episodi storici legati all´A.C. Boves e, con l´ausilio di Piero Carosso, sono state intervistate molte vecchie glorie bovesane che, ognuno a modo loro, hanno evidenziato un grande attaccamento alla maglia indossata. Emozionanti, in particolare, il video per ricordare tutte le persone legate ai colori biancoblu e purtroppo scomparse, nonchè le premiazioni a sorpresa di due istituzioni locali, quali Graziano Cani (allenatore degli anni ´80) e Andrea “Dreia” Pellegrino (detto gallina), per il quale si è lasciato andare una vera e propria ovazione.
La foto tra tutti i portieri, presenti e passati, del Boves, gli interventi di Remo Satta, Ugo Boccacci, del presidente della Cassa Rurale di Boves Sergio Marro, di Egidio Re e Riccardo Macagno, primo dirigente e mister del Boves MdG, hanno perfezionato una festa che, per chi l´ha vissuta, è stata indimenticabile. Per gli organizzatori della Rimpatriata, Franco Armando, Marco Massucco, Gian Cerato, Armando Cavallo, Alberto Emmolo, Giuseppe Dutto e Giuseppe Giraudo, una grande soddisfazione che ricompensa tutto il lavoro svolto dietro le quinte per questo piccolo grande evento.
c.s.
